«Ztl, basta colpi bassi alle attività»

Venerdì 17 Agosto 2018
«Ztl, basta colpi bassi alle attività»
IL CONFRONTO
TREVISO Da tempo Artigianato Trevigiano -Casartigiani sostiene come prima sia necessario creare le condizioni perché le persone possano raggiungere comodamente il cuore della città con i mezzi pubblici, a partire da aree di sosta e collegamenti tra queste e il centro, e poi si possano studiare forme di pedonalizzazione dell'area. Una tesi, ricorda il presidente Franco Storer, avanzata già in tempi non sospetti, tre anni fa, in occasione, ad esempio, della presentazione volume promosso dall'associazione sulle botteghe storiche.
LE IDEE
«Allora avevamo ipotizzato un servizio di bus navetta dal mercato ortofrutticolo e dal park Dal Negro - spiega il leader dei piccoli imprenditori -, almeno per incentivare comunque la passeggiata dello shopping. Inoltre abbiamo suggerito politiche per sostenere le botteghe storiche e sostenere i giovani ad aprire una bottega artigianale in città, magari con affitti calmierati o particolari agevolazioni sulla tassazione comunale». Un concetto ancora pienamente valido. Pertanto, l'organizzazione imprenditoriale non può che guardare con interesse alla volontà della nuova amministrazione comunale di ripensare il sistema delle zone a traffico limitato per l'accesso al centro storico. Il sindaco Mario Conte e la sua squadra hanno avviato il progetto di allentare e rendere più flessibili gli accessi alle ztl predisposti (con tanto di occhi elettronici per tenere monitorare gli ingressi e sanzionare le violazioni), sotto il governo cittadino del suo predecessore Giovanni Manildo. La decisione ha inevitabilmente riacceso il dibattito sulla vivibilità del centro e sulle misure per rilanciarlo.
IL SUMMIT
Qui si inserisce la posizione (peraltro, appunto, non nuova) di Casartigiani: non a caso, il tema è stato uno dei punti principali all'ordine del giorno di un incontro tra i vertici dell'associazione e il vicesindaco Andrea De Checchi. «Trasformare il centro storico, o una sua parte, in zona ztl deve essere un processo condiviso, perciò graduale e programmato - ha ribadito nel summit il numero due della giunta - Imporre divieti non significa pedonalizzazione. È necessario prima predisporre politiche della sosta accattivanti e mezzi alternativi per raggiungere il centro storico comodamente e solo a quel punto chiudere il centrostorico, altrimenti vuol dire dare l'ennesimo colpo basso alle attività produttive e alla frequentazione della città, in un momento già particolarmente delicato».
«RIUNIONI PERIODICHE»
Proprio per favorire la programmazione e la partecipazione su questi e altri argomenti cruciali per la vita delle città, Storer ha rilanciato l'idea di riunioni periodiche con i rappresentanti delle categorie economiche. «In passato - ha spiegato il leader degli artigiani - è stato istituito un tavolo, che però è stato attivo a fasi alterne e con troppe ingerenze di comitati spontanei. È fondamentale per concertare le scelte strategiche distinguere i portatori di interesse generali da quelli personali». Anche sul punto, c'è stata sintonia con Ca' Sugana.
LA LINEA
De Checchi ha posto solo una premessa: riunioni ristrette, specifiche per i diversi comparti. «L'idea funziona- ha dichiarato agli esponenti dell'artigianato il vicesindaco, a cui compete anche la delega per le attività produttive - anche se i tavoli con 50 delegati sono inutili, perché significa non ascoltare veramente nessuno. Penso piuttosto a tavoli distinti in base alla peculiarità, ad esempio uno per l'artigianato e il commercio, uno per le attività ricettive, con delegati di riferimento per fare una sintesi migliore e ascoltare veramente le categorie».
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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