Vittorio über alles il Pd attacca Marcon «Un motto nazista»

Lunedì 11 Marzo 2019
LA POLEMICA
CASTELFRANCO «Il nostro sindaco si monta la testa e poi si dichiara ignorante». È bastata una frase di Stefano Marcon a far scattare la polemica. Intervenuto sabato a Vittorio Veneto al lancio della candidatura di Toni Miatto a sindaco della città, Marcon aveva confessato di «avere sul gozzo il comportamento del sindaco Roberto Tonon, che da consigliere provinciale non votò a favore di uno stanziamento di 2 milioni di euro per il liceo Flaminio». «Dobbiamo mutuare - aveva rimarcato - il detto tedesco Deutschland über alles (La Germania sopra tutto ndr) in Vittorio über alles». Una citazione che Marcon poi aveva subito cercato di chiarire, affermando che non voleva avere alcun riferimento al periodo nazista della Germania. Ma non è bastato.
L'AFFONDO
Ieri su Facebook l'attacco del Pd Castellano non si è fatto attendere. «Ma quale lezione di democrazia! Ma quale idea che ogni cittadino ha pari dignità e quindi ogni città ha pari dignità! Adesso che è anche presidente di Provincia e vicepresidente dell'Upi il nostro sindaco si monta la testa, forse non gli interessa più Castelfranco Veneto perché pensa che spetti a Vittorio Veneto essere superiore a ogni altra città! E per di più fa sfoggio di multiculturalismo e lo dice in tedesco. E cita il motto nazista Uber alles. Poi, avendo capito che deve scusarsi, fa finta di non conoscere la storia! Che sia vero che è ignorante?».
LA DIFESA
Immediata la difesa della Lega castellana: sul profilo Facebook definisce il tutto una «polemica sterile dei democratici castellani. In consiglio i consiglieri del Pd di Castelfranco davano del mediocre al sindaco Stefano Marcon. Leggiamo poi ironia sul cumulo di cariche, che Marcon ricopre con gioia pensando siano opportunità positive sia per Castelfranco che per la Provincia di Treviso e che vogliamo ricordare sono figlie di una scellerata riforma targata Pd. Accostare poi la sua frase tendente a far passare il messaggio che l'ente che si rappresenta viene prima di tutto con la storia, crediamo sia rappresentare una mancanza di argomentazioni che non trova riscontri nella storia».
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