Via i pini, arrivano i tigli viale Battisti cambia volto

Martedì 20 Febbraio 2018
Via i pini, arrivano i tigli viale Battisti cambia volto
LA CONVENZIONE
TREVISO «Abbiamo davvero ottenuto tutto quello che era possibile ottenere». È un Giovanni Manildo raggiante quello che annuncia la chiusura della nuova convenzione con il fondo Numeria per la trasformazione del complesso dell'ex sede della Provincia. La società ha rinunciato a realizzare l'area commerciale da mille metri quadrati al piano terra dello stabile, che conterrà appartamenti di pregio e alcuni uffici. E allo stesso tempo il Comune ha portato a casa l'esecuzione di una serie di interventi a titolo di beneficio pubblico per un valore di oltre 5,2 milioni di euro. Mezzo milione in più rispetto a prima, anche grazie a 300mila euro di oneri inizialmente non previsti.
LE ZONE ECOLOGICHE
Si parte già in autunno dalla riqualificazione di viale Cesare Battisti. Numeria toglierà in tutto 46 pini marittimi, che gli uffici comunali hanno segnalato come pericolosi, sostituendoli con tigli. Una volta ottenuto il via libera di Soprintendenza e Genio civile, si potrà partire. Verrà inoltre riqualificato il fossato Cantarane, tra l'incrocio di viale Battisti con via San Liberale fino a porta Calvi. E questo non sarà che il primo passo. La società si è infatti impegnata a pagare di tasca propria anche la realizzazione di un'area verde lungo la strada che porta verso il Duomo, all'altezza del vecchio portico dell'ex sede della Provincia. Ci sarà anche un parco da 628 metri quadrati lungo via San Liberale e, nella stessa zona, un nuovo parcheggio con 17 stalli a uso pubblico.
RISTRUTTURAZIONE
Numeria, sempre di tasca propria, sistemerà le due sale più grandi presenti nel pezzo di stabile dell'ex Provincia ancora in piedi: l'ex sala consiliare e la sala Marton. Si tratta di locali da 680 metri quadrati che verranno trasformati in due sale polivalenti comunali da 100 posti ciascuna. Utilizzabili in modo autonomo, anche contemporaneamente. Per la giunta è questo il vero capolavoro. «Ci verranno date chiavi in mano sottolinea Manildo stiamo parlando di spazi aperti a tutti che sono fondamentali per la collettività».
I CAMBIAMENTI
La decisione di rivedere la convenzione è nata dal fatto che nel tempo sono cambiate le carte in tavola. Inizialmente si pensava di inserire l'ufficio del Giudice di Pace nell'ex settore caccia e pesca della Provincia. Nel frattempo, però, il Giudice di Pace ha trovato casa all'Appiani. Stesso discorso per il coworking. Il progetto è stato realizzato dall'Israa nella villa accanto al centro di servizi per anziani Menegazzi a San Giuseppe. Così è stata colta l'occasione per rivedere tutto. «Abbiamo concluso un'operazione molto importante chiude Manildo con un beneficio pubblico assolutamente rilevante». Il 27 febbraio il consiglio comunale darà il via libera.
Mauro Favaro
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