Terzo settore Fusione vicina per i centri di servizio

Giovedì 18 Ottobre 2018
VOLONTARIATO
TREVISO (de. bar.) Fusione in vista per i centri di servizio del volontariato di Treviso e Belluno. Entro il 2019 infatti i Csv nazionali scenderanno dagli attuali 65 a 49. Il nuovo assetto, definito il 10 ottobre scorso nell'ultima riunione della Fondazione Onc, l'Organismo nazionale di controllo dei Csv, applica l'articolo 61 del Codice del terzo settore disciplinato da un decreto legislativo del 2017. «In questo modo - ha spiegato Alberto Franceschini, presidente di VolontarinsiemeCsv Treviso - nascerà un nuovo soggetto rappresentativo delle organizzazioni di volontariato di Treviso e Belluno, che nelle due provincie mette insieme ben 650 realtà associative iscritte nel Registro Regionale alle quali, una volta adottato il nuovo statuto, si potranno aggiungere le associazioni di promozione sociale (che sono oltre 350), le cooperative sociali e le imprese sociali. Il nuovo soggetto sociale, articolato sul territorio nelle attuali due sedi, continuerà a svolgere funzioni di rappresentanza e di promozione del volontariato e a fornire servizi di consulenza, assistenza e co-progettazione all'intero terzo settore. Le prossime settimane saranno dedicate ad incontri utili ad uno scambio di informazioni sullo stato delle attività in essere in ciascun centro, a Treviso e Belluno, per gettare le basi della nuova organizzazione. «La decisione dell'organismo nazionale di controllo è in sintonia con la sentenza della Corte Costituzionale relativa al ricorso presentato dalle Regioni Veneto e Lombardia, con cui si voleva ottenere un maggior coinvolgimento delle Regioni nella definizione delle problematiche riguardanti il Terzo settore. La Consulta ha invece stabilito che i Csv sono organismi di natura privatistica che ricadono nelle competenze dell'Onc».
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