Tafferugli con la polizia in piazza cinque di Django vanno a processo

Mercoledì 17 Ottobre 2018
L'INCHIESTA
TREVISO Si era trattato di una vera e propria scena di guerriglia urbana, con Piazza dei signori trasformata nel teatro di scontro tra militanti del collettivo Ztl che avevano tentato di occupare l'ingresso della Prefettura e poliziotti e carabinieri che li avevano sgomberati. Per quei fatti è iniziato ieri il processo a cinque componenti del centro sociale, accusati di invasione di edificio, deturpamento e imbrattamento, interruzione di servizio pubblico, e resistenza a pubblico ufficiale aggravata. Si tratta di Fabio Tomaselli, Paride Danieli, Riccardo Agostini, Niccolò Vendraminetto e Fabio Mengali.
GLI SCONTRI
I tafferugli erano scoppiati a seguito di una manifestazione del collettivo che intendeva protestare per i fatti accaduti a Quinto, dove l'arrivo nei giorni precedenti di un centinaio di profughi aveva suscitato una sommossa nel quartiere tanto che la Prefettura aveva poi deciso il trasferimento di tutti gli stranieri nel centro di prima accoglienza della caserma Serena. Presa di posizione contro cui si erano scagliati gli aderenti ai centri sociali: 34 i giovani manifestanti bloccati, alcuni dei quali finiti anche in manette e portati in Questura per essere identificati.
L'OCCUPAZIONE
Tutto era iniziato intorno alle 11 del mattino quando gli attivisti si sono seduti sulle scalinate e nell'androne del palazzo della Prefettura scandendo slogan per protestare contro la gestione del caso profughi attuata dall'allora prefetto Maria Augusta Marrosu, impedendo di fatto l'accesso all'edificio. Dopo vari richiami, insulti e scaramucce, il reparto mobile della Polizia aveva effettuato una carica e si era scatenato un confronto violento, con botte e spintoni e manifestanti trascinati via a forza. Nei confronti di 19 dei partecipanti alla protesta sono stati successivamente notificati altrettanti fogli di via dal territorio del Comune. La vicenda di Quinto aveva incendiato le trincee degli schieramenti politici, mettendo nel mirino soprattutto la Prefettura. Temi e circostanze di cui, senza dubbio, si sentirà nuovamente parlare nel corso del processo iniziato ieri.
de.bar.
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