Smog a livelli di guardia si fermano 5 comuni

Martedì 19 Febbraio 2019
L'ALLARME
TREVISO Il bollettino dell'Arpav parla chiaro: l'aria a Treviso e nella cintura urbana è pessima. Gli sforamenti dei livelli di polveri sottili degli ultimi 4 giorni già facevano temere la fine del periodo di tregua. E così è stato, complici condizioni meteo climatiche che da oggi fanno nuovamente scattare l'allerta arancione su tutto il territorio comunale di Treviso. Ma la novità è che il blocco per la prima volta si allarga anche a buona parte della cintura urbana. Il divieto di circolazione fino all'euro 4 diesel viene introdotto anche a Mogliano, Preganziol, Casale sul Sile e Casier. Carbonera valuterà la situazione in un consiglio straordinario in settimana, preludio a una probabile condivisione delle misure. A Ponzano l'ordinanza non scatterà perchè il Comune non ha istallato la cartellonistica adeguata. «Abbiamo diramato consigli e avvertenze, ma non siamo ancora pronti per il blocco» conferma il sindaco Monia Bianchin. A Silea si circolerà regolarmente e così a Villorba. Anche Roncade non aderisce al blocco. «Stiamo puntando molto sugli incentivi alla rottamazione di auto e caldaie e non ce la sentiamo di mettere in difficoltà le persone anziane -spiega il sindaco Pieranna Zottarelli- abbiamo chiesto però comportamenti responsabili, tra cui cercare di usare le auto in gruppo». Torna dunque, e questa volta in maniera ben più massiccia ed estesa, l'ordinanza di interdizione alla circolazione di veicoli inquinanti, con una settimana che nel complesso sarà di grande difficoltà per chi possiede auto diesel di una certa età ma soprattutto per autotrasportatori e padroncini.
LE LIMITAZIONI
Rispetto all'allerta verde, infatti, quello arancione aggiunge il blocco delle auto diesel Euro 4 e cancella la finestra di permesso concessa normalmente dall'ordinanza: in regime di  allerta verde il blocco viene infatti sospeso il martedì mattina, giorno di mercato. Con l'arancione non sarà così. Dunque, dalle 8.30 alle 18.30, tutti i giorni, non potranno circolare le auto a benzina di categoria Euro 0-1 e i diesel Euro 0-1-2-3-4. Il blocco vale anche per i veicoli commerciali diesel Euro 0-1-2-3 e i ciclomotori e motoveicoli a due tempi Euro 0.
IL CAPOLUOGO
«Purtroppo questa misura era improrogabile, ma il Comune di Treviso -aggiunge l'assessore all'ambiente Alessandro Manera- comunicherà tempestivamente la variazione di livello di allerta mediante il servizio sms, social network e newsletter. Inoltre, i cittadini saranno puntualmente avvertiti quando si tornerà al livello verde». Una declassificazione che non sembra esattamente dietro l'angolo. Ma d'altra parte Treviso, come tutti i centri urbani della pianura Padana, ormai da anni sta tentando di arginare il problema e, fin dove possibile di conviverci.
BLOCCHI ESTESI
Esattamente come per gli inizi del 2018 anche Mogliano e Preganziol applicano l'ordinanza di blocco. La disposizione, per Mogliano, prevede limitazioni e disposizioni da attuare anche nel caso non ci sia allerta. In particolare vieta l'utilizzo di generatori di calore a biomassa di classe inferiore alle 3 stelle, la combustione all'aperto anche in ambito agricolo e di cantiere, vieta di superare la temperatura di 18 gradi (con una tolleranza di 2 gradi), in residenze, uffici, locali commerciali o utilizzati per attività sportive, e nelle scuole, mentre vieta la temperatura superiore ai 17 gradi (+ 2 di tolleranza) nei locali industriali e artigianali. «Queste misure si aggiungono alle nostre politiche per il contenimento dell'inquinamento atmosferico -conferma il sindaco Carola Arena- Abbiamo dato il via a un lavoro intenso per l'efficientamento energetico di edifici pubblici, scuole e palestre». L'amministrazione moglianese ha concesso anche incentivi economici che hanno portato al cambio di 278 caldaie domestiche vecchie con altre a nuova tecnologia. «E abbiamo incentivato la mobilità dolce, realizzando nuove piste ciclabili e il Pedibus -commenta Oscar Mancini, assessore all'ambiente- aprendo lo sportello energia per aiutare i cittadini a compiere le loro scelte in modo consapevole». Il cambio di passo sul fronte ambientale, d'altra parte, non può prescindere da un cambio di abitudini e di mentalità.
Elena Filini
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