Sempre al telefono, anche in auto aumentano le multe e i controlli

Lunedì 16 Luglio 2018
IL FENOMENO
TREVISO Più che le telefonate gli sms. O per meglio dire, i messaggi su WhatsApp che tempestano il cellulare ad ogni ora del giorno e della notte, facendolo suonare all'impazzata. Inevitabile che sia così anche quando ci si mette al volante. Ma è nell'attimo di secondo in cui si distoglie lo sguardo dalla strada per posare gli occhi sullo schermo, che si rischia grosso. Può succedere di tutto in una manciata di istanti che durano il tempo di un battito d'ali di colibrì: un pedone che attraversa la strada, la macchina di fronte che svolta improvvisamente o frena, una curva sulla strada. Non è un caso se uno dei fattori di rischio maggiori in strada, di questi tempi, alcol ed alta velocità a parte, è la distrazione, da cellulare ovviamente. E non è un caso se alcune procure d'Italia, ma se n'era parlato anche in Prefettura a Treviso pochi mesi fa durante un Comitato Sicurezza cui prese parte anche il Procuratore della Repubblica Michele Dalla Costa, sono sul procinto di prendere precisi provvedimenti in materia. Ovvero: quando si verifica un incidente grave o addirittura mortale, assieme ai rilievi su strada e ai test etilometrici, si procede anche con la verifica dei traffici telefonici sulle schede dei conducenti coinvolti nel sinistro, per verificare se in quel momento lo stavano utilizzando. L'unico problema, di fatto, è la mole di lavoro che richiederebbero simili accertamenti.
I DATI
Siccome prevenire è sempre meglio che curare, la Polstrada ha aumentato e non di poco i servizi specifici contro l'uso del cellulare alla guida. E anche la polizia locale di Treviso sta facendo la sua parte. Nel periodo estivo a farla da padrone sono i cosiddetti pattuglioni notturni contro le stragi del sabato sera, durante i quali i vigili sottopongono i conducenti all'alcoltest. Ma nonostante questo, il numero degli automobilisti sanzionati per guida in stato di ebbrezza, rimangono di gran lunga inferiori a quelli beccati in flagrante mentre guidano con il telefonino attaccato all'orecchio. Basti pensare che nel 2017 a fronte di 38 automobilisti sanzionati perchè trovati al volante, di fatto, ubriachi, ce ne sono stati 77, poco più del doppio, che si sono visti rifilare una sanzione (dai 160 ai 600 euro codice della strada alla mano) perchè intrattenevano conversazioni al telefono invece di pensare a guidare. La tendenza è confermata anche dai dati relativi ai controlli su strada effettuati nei primi 6 mesi del 2018: 20 sanzioni per guida in stato di ebbrezza e 32 per guida con il cellulare. «Si tratta di attività di controllo differenti - spiega il comandante della polizia locale Maurizio Tondato -, perchè i controlli con l'alcoltest si fanno tendenzialmente di sera, mentre quelli sulle altre irregolarità, compresa la guida con cellulare, vengono effettuate nell'intero arco della giornata. L'uso del telefono è sicuramente una delle cause maggiori di distrazione in chi guida, e quindi una concausa di moltissimi incidenti. È per questo che continueremo con controlli mirati anche nei prossimi mesi». Controlli a dir poco importanti visto che ogni anno sono circa 400 gli incidenti rilevati dai vigili (405 per la precisione nel 2017 e 187 nel primo semestre del 2018).
INCIDENTI MORTALI
Anche l'ultimo report della polizia stradale di Treviso, guidata dal dirigente Alessandro De Ruosi, sottolineava come la distrazione possa essere fatale quanto l'alcol e la velocità. In particolare negli ultimi 7 incidenti mortali per uscita autonoma rilevati quest'anno, 3 sono stati causati dallo stato alterato del conducente, mentre per gli altri 4 non sono stati determinati motivi chiari se non quello, appunto, della distrazione. «È chiaro che gran parte di queste distrazioni - ha ribadito più volte De Ruosi -, è da ricondurre all'utilizzo scorretto, quando non criminale, degli smartphone».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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