Schianto in moto sulla Castellana centauro 42enne muore sul colpo

Lunedì 25 Marzo 2019
VEDELAGO
La prima domenica di Primavera e subito una tragedia della strada che ha coinvolto un motociclista. Teatro del terribile incidente mortale, avvenuto nella tarda mattinata di ieri, il tratto tra Vedelago e Castelfranco della Castellana. A perdere la vita un operaio metalmeccanico di Salvarosa di Castelfranco, Antonio Macrì, di 42 anni. Era in sella alla sua potente Ducati 1199 Panigale e stava tornando verso Castelfranco quando, per cause in corso d'accertamento, è entrato in collisione con la Bmw Serie 1 condotta da una 37enne, M.N., residente in zona. La moto stava viaggiando a velocità sostenuta e l'impatto è stato violentissimo. Il motociclista infatti è stato sbalzato per oltre 100 metri oltre il punto in cui è avvenuto lo scontro e ha centrato un paletto a bordo strada. Irriconoscibile il suo corpo, rimasto dilaniato nello scontro. La sua Ducati, volata nel fossato al di là della Castellana, è finita persino oltre, a quasi duecento metri. Il centauro è morto sul colpo. Inutili i tentativi di rianimarlo del 118 arrivato sul posto pochi minuti dopo.
LA DINAMICA
L'incidente è avvenuto poco prima delle 13 all'altezza della pizzeria LV, tra la zona artigianale di Vedelago e Castelfranco. Non è ancora chiaro se la Bmw condotta dalla 37enne stesse per svoltare in via Del Bosco e abbia rallentato improvvisamente, come inizialmente ipotizzato, oppure se la vettura si fosse appena immessa sulla Castellana. Sta di fatto che la Ducati di Macrì, in arrivo da Vedelago e diretta verso Castelfranco, aveva ormai raggiunto una certa velocità quando ha impattato contro vettura. «Andava molto veloce» hanno riferito alcuni testimoni. Lo scontro d'altronde è stato violentissimo. La Ducati è schizzata via oltrepassando il cartello che segnale il confine tra i due comuni, finendo nel fossato sul lato opposto della Castellana. È andata distrutta. Il 42enne, sbalzato dalla sella, è finito contro un paletto che delimita la strada.
ELICOTTERO IN VOLO
Dal Ca' Foncello di Treviso è stato subito inviato a Vedelago l'elicottero del 118 mentre da Castelfranco è arrivata un'ambulanza. Per il centauro però non c'era più nulla da fare. Medici ed infermieri non hanno potuto far altro che stendere delle lenzuola sul suo corpo a brandelli. Poco dopo è arrivata sul posto anche la sorella del 42enne. Ha subito riconosciuto il casco di Macrì, identico a quello di Valentino Rossi, uno dei suoi miti. L'operaio infatti, dipendente delle Smalterie Castellane, era un grande appassionato di due ruote, seguiva da sempre i gran premi. La moto, insomma, era la sua più grande passione.
GLI ACCERTAMENTI
Le pattuglie della polizia stradale di Castelfranco sono arrivate sul posto dopo esser state dirottate dall'Autostrada A27, dove stavano prestando servizio. Per questo c'è stata un po' d'attesa. Gli agenti hanno effettuato i rilievi del caso e sentito la conducente della Bmw, una donna di origini marocchine, rimasta comprensibilmente sotto choc per quanto accaduto. Al momento non sembrano esserci certezze sulla precisa dinamica dello scontro, tutt'ora al vaglio. La prima ipotesi era quello di un tamponamento, con l'auto centrata dalla moto dopo aver rallentato per la svolta a destra. Una versione per ora non confermata dalla stradale, che non esclude una ricostruzione diversa: l'automobilista insomma, potrebbe essersi immessa improvvisamente sulla Castellana, senza rendersi conto dell'arrivo della Ducati del 42enne. In attesa della relazione conclusiva della Polstrada, la Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, un atto dovuto anche a tutela della stessa 37enne.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci