Polemiche sull'incrocio pericoloso «Ho sentito la terra che tremava»

Giovedì 20 Settembre 2018
LE TESTIMONIANZE
TREVISO «Ero nello scantinato sotto al negozio: ho sentito un botto e la terra che tremava. Poi sono uscito e ho visto il disastro». A parlare è Alessandro Muffato, titolare di Nautica Treviso, il negozio che ha subito i danni maggiori dopo la fuoriuscita di strada della Opel guidata dal don Giovanni Gatto. «È successo poco dopo le 14: il mio cane era dentro e ha subito un grosso spavento. Una delle piastrelle dei gradini è schizzata sulla vetrina, mandandola in pezzi, e anche all'interno ho subito diversi danni. Il problema maggiore - continua Muffato - è legato alla sicurezza. Come riparare il danno in poco tempo? Mi toccherà passare la notte qui per evitare una visita dei ladri».
Anche il MidiMedia di Mauro Roggio è uscito malconcio dall'incidente: l'auto del sacerdote si è incastrata proprio davanti all'ingresso dell'esercizio commerciale e non è stato facile per gli operai districarla e trascinarla fuori con il cavo in acciaio del carro attrezzi.
Anche il manto stradale, visto che una delle barriere protettive è stata letteralmente sradicata, ha subito ripercussioni che necessiteranno già nelle prossime ore un intervento urgente del Comune. L'incidente, causato come detto da un malore, ha aperto anche la discussione sulla pericolosità dell'incrocio tra via Bernardi e la Noalese. «In quel punto la pista ciclabile è sguarnita e pericolosa, così come è pericoloso l'incrocio - afferma il consigliere Vittorio Zanini -. Bisognerà trovare una viabilità alternativa, di cui ho chiesto conto all'assessore Zampese e sulla quale già negli scorsi anni aveva avanzato delle ipotesi l'ex assessore Basso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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