Pelloni avverte: «Un professionista del genere va tenuto»

Venerdì 14 Dicembre 2018
REAZIONI
TREVISO «Sinceramente ci penserei bene prima di tagliare i ponti con un professionista del calibro di Goldin. Con uno come lui mi lascerei sempre non una, ma due porte aperte».
Stefano Pelloni, capogruppo del Pd in consiglio comunale, non è così convinto che la scelta di rinunciare, almeno per il momento, a Marco Goldin sia la migliore. Ha ancora negli occhi il successo della mostra sugli impressionisti, le code davanti a Santa Caterina, i numeri. E ritiene che dire di no a tutto questo sia per lo meno un azzardo: «A Treviso il nome di Goldin è associato ai grandi successi, i numeri che ha saputo fare sono tali che parlano da soli, non servono certo dei commenti. Dire che, al posto suo, si valutano altre possibilità di alto livello, senza specificare bene cosa, mi pare complicato. Se proprio non basta l'esempio di quanto fatto a Treviso, ci sono i numeri di Vicenza. La mostra organizzata in quella città è stata una delle più visitate in Europa».
LE PERDITE
Insomma: Pelloni invita alla prudenza. E aggiunge anche un altro elemento: «Goldin ha fatto grandi numeri con la mostra dedicata agli Impressionisti avendo a disposizione un museo di Santa Caterina non ancora al 100% vista l'impossibilità di utilizzare la sala ipogea. E ha fatto bene anche con la mostra dedicata alla scultura, durata però solo qualche mese. Adesso che il principale museo cittadino è invece pronto, si decide di non proseguire più con lui. E così Treviso dopo aver pesto l'Home Festival, e in questo a dire il vero in sindaco Conte non ha colpe, si avvia a perdere anche mostre-evento uniche nel loro genere».
RIVALITÀ
Poi c'è la questione concorrenza. Il curatore trevigiano sta parlando con diverse città, soprattutto con Padova. E se decidesse di organizzare una sua mostra così vicino a Treviso, per Pelloni sarebbe un problema: «Più che altro - sottolinea - sarebbe una fortissima concorrenza. Se Goldin andasse a Roma o a Genova, tanto per dire due luoghi distanti, sarebbe un peccato ma non porterebbe molti problemi. Se invece decidesse di andare in una città a 50 chilometri dalla nostra, io mi preoccuperei: tutti quei turisti che da Venezia vogliono seguire un evento d'arte andrebbero a Padova, non verrebbero più a Treviso. Conte dice di aver un progetto di altissima qualità? Non ne dubito, ma nessuno lo conosce. Fino a oggi lo ha tenuto ben nascosto».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci