Nuova sede per l'Unicef: «Siamo la città dei bambini»

Giovedì 24 Gennaio 2019
Nuova sede per l'Unicef: «Siamo la città dei bambini»
L'INAUGURAZIONE
TREVISO Pelliccia, pettorina azzurra e quarantun anni di lavoro in città. Le ragazze dell'Unicef sono una forza lavoro instancabile: nessuna sente il peso dell'età, tutte si danno il turno per le attività di sostegno ai bambini, che sono poi un modo bellissimo di fare squadra e comunità. Ieri pomeriggio c'era un brindisi da fare: dopo 16 anni, la sede Unicef di Treviso si è spostata da via delle Absidi a via Longhin, dove un immobiliarista generoso (Andrea Casarin) ha proposto un affitto calmierato. Ed eccole qui: nonostante il pomeriggio rigido, l'ingresso è ornato di piante e nastri tricolori. Dentro rinfresco e prosecco per festeggiare la nuova sede. «Siamo 15 volontarie fisse -conferma la presidente Velina Cristinzio Bianco - lo scorso anno abbiamo raccolto 60 mila euro». Una task force di tutto rispetto dunque che drena poi i versamenti all'Unicef nazionale per il supporto alle situazioni di disagio per bambini italiani e stranieri da 0 a 18 anni. La costola trevigiana dell'Unicef nasce nel 1978 per impulso di Mariella Andreatta, oggi presidente regionale dell'associazione.
CUORE PULSANTE
Il cuore del charity sono le Pigotte, mitiche bambole di pezza cucite a mano una ad una. «Ogni pigotta è diversa dall'altra -spiega la presidente - e sono proprio queste piccole creature a darci la possibilità di raccogliere tanto denaro. Vengono vendute a un prezzo base di 20 euro, che è ben poca cosa a fronte di 25 ore almeno di lavoro». Le pigotte vengono assemblate in tanti laboratori: Roncade, Preganziol, Bessica Loria, San Zenone degli Ezzelini. Poi le bambole di pezza vengono vendute prevalentemente nella sede del centro di Treviso, ma spesso anche in mercatini e altre occasioni benefiche. «Quest'anno festeggiamo anche un trentennale importante.
LA GIUNTA
Nel 1989 è stata stilata la convenzione dei diritti dell'infanzia e già iniziano i festeggiamenti». Le volontarie sono orgogliose e festose. «Le ringrazio di cuore per il grande lavoro che hanno da sempre svolto nella nostra città attraverso questa forma d'arte-afferma il sindaco Mario Conte stappando un magnum- ogni pigotta è un bambino aiutato, a testimonianza che Treviso è la città dei bambini». Alla vernice presenti anche l'assessore al sociale Gloria Tessarolo, il consigliere provinciale Giancarlo da Tos e la campionessa mondiale di tiramisù Diletta Scandiuzzi. «Mi piace molto questa beneficenza che ha una doppia funzione-conclude Conte- questa care signore aiutano i bambini ma anche se stesse, dandosi un ruolo e uno scopo in un'età della vita in cui può essere facile avvertire la solitudine».
Elena Filini
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