«Non possiamo perdere questo treno»

Martedì 11 Maggio 2021
«Non possiamo perdere questo treno»
CONEGLIANO
In una città in cui il commercio boccheggia e i problemi di ordine pubblico si manifestano in modo eclatante, un bel po' di ossigeno arriva dall'elettrificazione della ferrovia per Belluno, che tra poco più di un mese permetterà di considerare un'unica entità la linea Venezia Conegliano Belluno, ora spezzata proprio nella città del Cima. «Una grande opportunità per il nostro territorio» è, secondo il presidente mandamentale di Ascom Confcommercio Maurizio Gibin, l'ammodernamento del binario che con i nuovi 15 collegamenti diretti al giorno tra il capoluogo veneto e quello dolomitico unirà nella massima comodità tre patrimoni dell'Unesco: Venezia, la principale porta d'accesso alle colline del prosecco superiore e le Dolomiti.
L'ANALISI
«La nuova tappa dei treni a Conegliano tra Dolomiti e laguna è una grande opportunità per la città e per il nostro territorio sostiene Gibin perché trasmette voglia di rinascita anche per le attività commerciali e trasforma Conegliano da tappa di passaggio in un luogo di sosta piacevole in cui si può fare shopping, vedere una mostra, degustare un buon prosecco, andare al ristorante». L'entrata in servizio, da metà giugno, dei convogli elettrici Pop e Rock tra la città del Cima e il bellunese è, secondo Gibin, «una buona notizia dopo mesi di crisi per la città e il commercio, perché apre nuove prospettive e modernizza in ottica sostenibile la mobilità del territorio. Può aprire, come capita in altri territori, ad esempio in Austria, a nuove forme di turismo legate alle gite in giornata e al pendolarismo da shopping o enogastronomico, soprattutto in estate. Il commercio cittadino non si farà trovare impreparato e possiamo pensare anche a offerte specifiche. Ma non solo: questa iniziativa è fondamentale perché collega ben tre siti Unesco (Dolomiti, Prosecco, Venezia) con un collegamento veloce tipo metropolitana di superficie, un tassello che finora ci è mancato e che è fondamentale per supportare il sistema turistico del Veneto. Ben vengano dunque i convogli elettrici, noi siamo disponibili a fare la nostra parte».
L'INVITO
Federico Capraro, predecessore di Gibin al timone dell'Ascom coneglianese e ora al vertice di quella provinciale, plaude all'elettrificazione che unirà i tre siti Unesco e invita a non limitarsi a questo: «La stazione ferroviaria di Conegliano è una porta d'accesso alle colline del prosecco che grazie a una scelta fatta quasi 200 anni fa si trova, caso quasi unico, affacciata sul principale viale (e futura piazza) della città. Ferrovia, stazione di accesso all'area Unesco e centro città sono tre elementi che non vanno considerati separati tra loro ma devono valorizzarsi a vicenda». Capraro invita perciò a non dimenticare il progetto di fare passare la futura via Vespucci in un tunnel da ricavare sotto l'attuale via XXI Aprile: «Servirà sicuramente pazienza per vederlo costruito, ma si tratta di un intervento indispensabile per eliminare quella che sarebbe una barriera tra piazza e stazione».
Luca Anzanello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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