Mamma morta dopo il parto 5 indagati per omicidio colposo

Lunedì 18 Marzo 2019
LA TRAGEDIA
ODERZO «Nessun accanimento contro i medici, ma vogliamo la verità. Il marito, i due figlioletti e i familiari vogliono sapere perché Francesca Schirinzi è morta poche ore dopo aver dato alla luce il secondogenito». A dirlo è l'avvocato Cosimo Mino Miccoli, il legale di Antonio Giordano, il marito della vittima. Intanto la Procura ha iscritto 5 persone sul registro degli indagati. Si tratta di Laura Volpi, 27 anni; Mariarosaria Rescino, 31; nonché i medici dell'equipe di Ostetricia-Ginecologia di Oderzo, Carlo Venerio Antonello, 50 anni, e Fabio Montella, 54; l'anestesista Daniele Marazza, 60 anni. Per loro il pm Daniela Brunetti, richiedendo la perizia medico legale, ha ipotizzato l'accusa di concorso in omicidio colposo. «Si tratta di un atto dovuto (a garanzie della difesa, ndr) - ha aggiunto l'avvocato Miccoli - ma testimonia la volontà della Procura di voler fare chiarezza. Il desiderio è che gli esperti che eseguiranno l'autopsia riescano a dare pace al marito Antonio e ai figlioletti, quello appena nato, e la sorellina di 4 anni. Le garanzie - ha concluso il legale - ci sono tutte, visto che a eseguire l'autopsia sono sei professionisti di altissimo livello che, lavorando in sintonia, potranno dare le risposte che si pongono i familiari e tutti noi. Non vogliamo puntare il dito contro questo o quel medico ma vogliamo sapere perché il cuore di una 34enne, senza patologie, possa inspiegabilmente fermarsi dopo aver dato alla luce un figlio». Anche la procura e l'ospedale di Oderzo reclamano una risposta a quell'interrogativo. La verità può evitare altre tragedie e per questo va ricercata.
ALBA DI DOLORE
Francesca è morta poche ore dopo aver dato alla luce il secondogenito, il 13 marzo all'alba. Per chiarire le cause e le eventuali responsabilità della tragedia, domani alle 16 verrà eseguita l'autopsia. In sala anatomopatologica ci saranno il medico legale Antonello Cirnelli, il dottor Massimiliano Delantone, anestesista rianimatore all'Usl di Venezia, e del professor Pantaleo Greco, della Clinica Ostetricia e Ginecologia dell'Università di Ferrara. Con loro ci saranno gli esperti nominati l'avvocato Miccoli di Squinzano, per il marito e i due figlioletti (quali persone offese). Si tratta di tre luminari: Mirella Libero, Marco Marti e Giampiero Giron, rispettivamente medico legale, anestesista e rianimatore.
IL FUNERALE
Dopo l'autopsia, mercoledì, la Procura dovrebbe dare il nulla osta alla sepoltura e il corpo di Francesca dovrebbe tornare a Castrignano del Capo, in Salento, dove sarà celebrato il funerale. Resta invece ancora il ospedale a Oderzo il piccolo Marco Francesco che sta bene. Francesca, che abitava ad Annone Veneto, aveva scelto di partorire a Oderzo per regalare un fratellino alla sua bimba di 4 anni. La tragedia si era consumata 5 minuti prima delle 6. Due minuti dopo il parto, che era stato regolare ed era avvenuto all'1.41, Francesca aveva avuto un primo drammatico arresto cardiaco. Nella notte, a distanza di poche decine di minuti l'uno dall'altro, ci sono stati altri due infarti e poi l'emorragia inarrestabile che ha ucciso la donna. Prima del parto la 34enne aveva avuto problemi di pressione, ma nulla di preoccupante. Non era così alta, secondo i sanitari, da configurare una gestosi. Ma per scongiurare, con l'avanzare della gravidanza, eventuali problemi, si era deciso di indurre il parto. Poi avvenuto senza problemi. Dopo qualche minuto, il primo arresto cardiaco. E la situazione è via via precipitata. Ora sarà l'autopsia a dover fare chiarezza.
Roberto Ortolan
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