LUNGO IL PUT
TREVISO Ci hanno messo poco più di due ore per individuare

Domenica 19 Novembre 2017
LUNGO IL PUT
TREVISO Ci hanno messo poco più di due ore per individuare l'auto e risalire al proprietario. Quando ormai un agente lo stava per chiamare si è fatto vivo lui, attraverso il figlio, ammettendo tutte le sue colpe. É stata velocissima l'indagine della Polizia Locale scattata ieri sera poco dopo le 18, dopo che un pirata della strada ha investito una 16enne lungo l'anello esterno del Put, all'altezza dell'incrocio con viale Monfenera. La giovane stava attraversando la strada sulle strisce pedonali quando un'auto, non rispettando il rosso, l'ha urtata passandole con una ruota sopra il piede , colpendola con lo specchietto retrovisore gettandola così a terra. E dopo aver combinato tutto questo, l'autista ha prima rallentato e poi si è dileguato.
LE TELECAMERE
Ma grazie al sistema di videosorveglianza che ormai vigila su praticamente tutto la rete stradale cittadina, gli agenti della Polizia Locale ci hanno messo poco a rintracciare il colpevole. Decisive sono state le testimonianze raccolte sul posto, che hanno consentito di individuare modello e colore dell'auto. Altrettanto decisivo lo specchietto rimasto sull'asfalto data la violenza dell'urto con la sedicenne. «Attraverso i filmati delle telecamere - dice il comandante Maurizio Tondato - siamo riusciti a selezionare un ristretto numero di auto passate in quel tratto di strada. A quel punto, avendo più o meno il modello e il colore, è stato facile individuare l'unica auto senza specchietto e leggere la targa. Purtroppo questi casi di gente che non si ferma dopo un incidente sono sempre più frequenti». Alla fine il pirata è risultato essere un 82enne trevigiano. É stato il figlio a chiamare il comando di via Castello d'Amore, precedendo di qualche minuto la telefonata dei vigili. É stato quindi il ragazzo a dire che il padre forse aveva toccato con l'auto qualcuno. Ad allarmarlo è stato un dettaglio inquietante: al posto dello specchietto mancante, ha trovato un moncone da cui penzolavano un paio di cuffiette da smartphone.
LA CONFESSIONE
Ieri l'82enne si è presentato al comando, assumendosi tutte le responsabilità. Ha detto che si è accorto dell'urto, ma era convinto di aver urtato un paletto a bordo strada. I vigili gli hanno contestato varie infrazioni al codice che gli costeranno svariati punti e forse anche la patente stessa. Al momento invece non è ancora scattata la denuncia per omissione di soccorso: la Polizia Locale si riserva altre valutazioni.
Paolo Calia
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