La piazza piange Neno Abiti se ne va un pezzo di storia

Giovedì 17 Gennaio 2019
IL LUTTO
TREVISO Per anni ha dominato la scena della piazza, vale a dire il salotto di Treviso e, fino a qualche anno fa, è stato un attento osservatore dell'andamento della città. Ma ora la voce (e la penna) di Neno Abiti (Vittorio all'anagrafe) si è spenta. Malato da qualche tempo è deceduto all'età di 80 anni (ne avrebbe compiuti 81 il prossimo 5 febbraio) e da qualche anno appunto in centro non si vedeva più.
LA STORIA
Risiedeva in via Ronchese, al quartiere di Santa Bona, lascia la moglie Anna Coletta e i figli Luciano e Barbara. Domani, venerdì alle 11 alla chiesa di Santa Bona verrà celebrato il funerale. Cameriere prima, fin da giovane della piazza allo storico Biffi, poi dipendente come usciere dell'allora Cassa di Risparmio della Marca Trevigiana, che appunto guardava piazza dei Signori, e poi del Monte di Pietà. E della piazza e di chi la frequentava, sapeva ogni cosa, vizi e virtù, pregi e difetti. Le vicende della piazza vissute, come le riprese del film Signore & Signori tanto da apparire come comparsa nel suo ruolo, il cameriere. La piazza l'ha vissuta intensamente, come gli scomparsi suoi amici Luciano Gasper e Gianni Turchetto, ed è stato anche giornalista ai tempi del periodico Treviso 7 Giorni dell'allora direttore Adriano Madaro di cui era fedele collaboratore e cantore della città.
LE LETTERE
Puntuali poi erano le lettere inviate a Il Gazzettino, sempre scritte a mano con caratteri cubitali, per mettere in evidenza vari problemi e lanciare delle battaglie, ultima quella della sala del commiato e del crematorio proprio nel suo quartiere, Santa Bona. Mai arrabbiato, sempre sorridente e disponibile con tutti, Neno aveva una grande vivacità ed humor e, appunto, penna piccante. E da vero sornione mediava sempre prima di dare le sentenze. Aveva amicizie e frequentazioni con personaggi della cultura e dell'arte della città che oggi non ci sono più, come Giuseppe Mazzotti, Giovanni Comisso e Giuseppe Maffioli e tanti altri. E pur non avendo frequentato scuole superiori, sorprendeva per la sua conoscenza, amore per l'arte e la cultura. Non a caso aveva fatto parte all'associazione culturale Tavolozza Trevigiana ed è stato componete delle commissioni di vari premi letterari, in primis il Comisso.
Michele Miriade
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