L'ORDINANZA
TREVISO Botti vietati dal 30 dicembre al 6 gennaio. Il sindaco di

Martedì 18 Dicembre 2018
L'ORDINANZA
TREVISO Botti vietati dal 30 dicembre al 6 gennaio. Il sindaco di Treviso Mario Conte ha firmato l'ordinanza che impedirà l'accensione e il lancio di fuochi d'artificio, lo sparo di petardi e lo scoppio di mortaretti e razzi su tutto il territorio comunale, tranne che nei luoghi e per gli eventi autorizzati dall'autorità di pubblica sicurezza. Così facendo - afferma il Comune in una nota - non solo si vuole evitare il peggioramento della qualità dell'aria conseguente allo scoppio degli articoli pirotecnici ma anche tutelare i soggetti deboli fra i quali bambini, anziani, ammalati e animali. È cosa nota, infatti, che i forti rumori provocati dalla detonazione dei fuochi d'artificio provochino una serie di conseguenze negative per gli animali domestici che, spaventati, si espongono ai rischi di smarrimento e investimento. La multa prevista per chi non rispetta l'ordinanza va da da 25 a 500 euro. Si tratta di un provvedimento che, con qualche aggiustamento, ricalca quello degli anni scorsi. Anche quest'anno si va dalla vigilia dell'ultimo dell'anno all'Epifania, ma, a differenza di 12 mesi fa, il Comune ha voluto mettere l'accento anche sull'importanza del provvedimentio ai fini del contenimento dell'inquinamento atmosferico, cosa che solitamente veniva fatta soltanto in occasione dell'ordinanza che limitava i panevin. Inoltre il divieto di botti, petardi e mortaretti vale per tutto il territorio comunale mentre l'anno scorso, dopo il ricorso su scala nazionale dell'Asspi, l'associazione pirotecnica italiana, il provvedimento - che inizialmente valeva per tutto il comune - fu limitato alle zone entro le Mura. Dodici mesi fa i controlli non furono moltissimi, ma i cittadini trevigiani dimostrarono comunque spirito civico e limitarono le esibizioni per l'arrivo del nuovo anno a quelle consentite. E soddisfazione, l'anno scorso come quest'anno, arriva anche dalle associazioni animaliste, da sempre in prima linea nella richiesta di limitare il più possibile i botti di Capodanno, che spaventano e fanno soffrire gli animali, domestici e non.
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