L'INIZIATIVA
TREVISO Profilassi, malattie sessuali e contraccezione: ottanta migranti a lezione di educazione sanitaria. È partito ieri il ciclo d'incontri di educazione sanitaria organizzati dalla Prefettura in parternariato con l'Usl 2 Marca Trevigiana. L'iniziativa ha il pregio della concretezza e dell'urgenza: la garanzia della salute dei richiedenti asilo, e soprattutto delle donne. Ma anche la profilassi sul territorio aggiunge garanzia ai controlli sanitari già previsti per legge e che vengono effettuati regolarmente già all'atto d'ingresso dei cittadini stranieri e proseguono nei centri di accoglienza per tutto il periodo di soggiorno. Il ciclo è stato salutato con grande interesse dagli stessi richiedenti asilo. Ieri ottanta donne, alla presenza dei mediatori culturali di lingua francese ed inglese, hanno seguito il seminario di informazione sulla profilassi sanitaria, sulla prevenzione delle patologie femminili, delle malattie sessualmente trasmissibili e sulla contraccezione. Il format proseguirà nei prossimi giorni con ulteriori incontri ai quali parteciperanno progressivamente tutti i richiedenti asilo presenti sul territorio provinciale. L'occasione è utile per fornire numeri certi. «La presenza- conferma con una nota la Prefettura- è di 1.860 attualmente, con un sensibile decremento rispetto allo scorso anno». Per citare una frase fatta: prevenire è meglio che curare. L'iniziativa muove proprio in questo senso e punta a garantire un risparmio di risorse per il sistema sanitario nazionale. I prossimi incontri sono dedicati a interventi di sensibilizzazione sulle misure igieniche necessarie a scongiurare patologie, un'attività di sensibilizzazione sull'uso corretto dei farmaci, e di informazione sul ruolo dei diversi servizi sanitari attivi sul territorio.
El.Fi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Profilassi, malattie sessuali e contraccezione: ottanta migranti a lezione di educazione sanitaria. È partito ieri il ciclo d'incontri di educazione sanitaria organizzati dalla Prefettura in parternariato con l'Usl 2 Marca Trevigiana. L'iniziativa ha il pregio della concretezza e dell'urgenza: la garanzia della salute dei richiedenti asilo, e soprattutto delle donne. Ma anche la profilassi sul territorio aggiunge garanzia ai controlli sanitari già previsti per legge e che vengono effettuati regolarmente già all'atto d'ingresso dei cittadini stranieri e proseguono nei centri di accoglienza per tutto il periodo di soggiorno. Il ciclo è stato salutato con grande interesse dagli stessi richiedenti asilo. Ieri ottanta donne, alla presenza dei mediatori culturali di lingua francese ed inglese, hanno seguito il seminario di informazione sulla profilassi sanitaria, sulla prevenzione delle patologie femminili, delle malattie sessualmente trasmissibili e sulla contraccezione. Il format proseguirà nei prossimi giorni con ulteriori incontri ai quali parteciperanno progressivamente tutti i richiedenti asilo presenti sul territorio provinciale. L'occasione è utile per fornire numeri certi. «La presenza- conferma con una nota la Prefettura- è di 1.860 attualmente, con un sensibile decremento rispetto allo scorso anno». Per citare una frase fatta: prevenire è meglio che curare. L'iniziativa muove proprio in questo senso e punta a garantire un risparmio di risorse per il sistema sanitario nazionale. I prossimi incontri sono dedicati a interventi di sensibilizzazione sulle misure igieniche necessarie a scongiurare patologie, un'attività di sensibilizzazione sull'uso corretto dei farmaci, e di informazione sul ruolo dei diversi servizi sanitari attivi sul territorio.
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