L'ATTACCO
TREVISO «Non basta sbandierare in modo propagandistico che la

Martedì 20 Febbraio 2018
L'ATTACCO
TREVISO «Non basta sbandierare in modo propagandistico che la cultura è un obiettivo prioritario per fare in modo che ci credano anche a Roma. Perché, probabilmente, la commissione ha colto meglio di tutti le intenzioni ancora non tramutate in azioni. Nulla da eccepire sulla buona volontà e sul progetto, sulla qualità degli attori chiamati in causa e sul dossier finale. È invece il cambiamento, il tanto decantato rinascimento culturale, che non è solido quanto si voglia far credere». Fabio Crea, esponente di Noi con l'Italia, la cosiddetta quarta gamba del centrodestra, punge l'amministrazione guidata dal sindaco Manildo dopo la decisione del ministero di assegnare a Parma il titolo di Capitale italiana della Cultura 2020 a scapito del capoluogo della Marca.
L'IRONIA
L'avvocato, tra le altre cose, dipinge con una certa dose di sarcasmo la delegazione che dieci giorni fa era andata al ministero a sponsorizzare Treviso: «Un'epica compagnia dell'anello della quale abbiamo seguito live passo passo ogni momento. Ma non basta richiamare Goldin e trovare qualche imprenditore facoltoso pronto a sponsorizzare iniziative per definirsi capitale della cultura conclude Crea non basta organizzare un forum cultura se poi lo si lascia a metà, perché tanto le associazioni lavorano duramente lo stesso e quindi le iniziative non mancano. Spiace, insomma, aver perso una grande occasione, specie per chi nella cultura ci crede e porta avanti progetti con passione e fatica tutti i giorni. I titoli non si vincono soltanto con le buone intenzioni».
M. F.
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