L'APPUNTAMENTO
TREVISO «I condoni sono diseducativi e ingiusti. Le minacce

Venerdì 14 Dicembre 2018
L'APPUNTAMENTO TREVISO «I condoni sono diseducativi e ingiusti. Le minacce
L'APPUNTAMENTO
TREVISO «I condoni sono diseducativi e ingiusti. Le minacce alla libertà di stampa sono illiberali. E le scelte di rifiuto delle persone che chiedono aiuto sono anticristiane». Gianfranco Agostino Gardin non ha usato giri di parole ieri durante il tradizionale incontro in vista del Natale nel palazzo di piazza del Duomo con gli amministratori dei Comuni e degli enti della Marca. In prima fila c'erano i leghisti Mario Conte, sindaco di Treviso, assieme alla sua giunta quasi al completo, e Stefano Marcon, presidente della Provincia. Il vescovo ha dettato una sorta di decalogo, pur sottolineando di volerlo fare in punta di piedi. Non ha mai nominato in modo diretto componenti del governo, ma alcuni riferimenti sono apparsi chiari.
«Oggi rischiano di prevalere le semine di odio e di contrapposizione, di rancore, di paure ha scandito diffuse e instillate anche da chi, per responsabilità e potere, dovrebbe mirare ad aggregare e unire». Di seguito è arrivata una presa di posizione che è parsa una bacchettata a chi nel mondo della politica usa la religione come una coperta da tirare quando serve: «I cristiani devono sapere che solo la convinta messa in atto di scelte che esprimano accoglienza, cooperazione, solidarietà concreta e inclusione sono in linea con il Vangelo pena il contraffare il cristianesimo svuotandolo del Vangelo, e dunque di Cristo: proponendo così non solo un cristianesimo deformato, senza cuore, ma anche un cristianesimo profanato».
POPULISMO DELETERIO
Nel corso del suo intervento, il vescovo ha dato pure una tirata d'orecchi al populismo e all'antipolitica: «La politica non è semplicemente indignazione di fronte a ciò che non va. Una cultura che non valorizzasse adeguatamente l'impegno e lo studio, e una politica che non lo praticasse e quindi non lo comprendesse, porterebbe a un grave impoverimento del capitale umano, con livelli di incompetenza gravi, peggio se vantati e rivendicati».
RIFERIMENTI
La stella cometa deve sempre essere l'onestà: «Il politico diviene impostore e rovinoso se, per ottenere consenso, promette obiettivi e mete che sa essere troppo ardui o impossibili da raggiungere l'onestà rifiuta la menzogna, la calunnia, il sospetto e la diffidenza create ad arte su eventi e su avversari, la derisione o la denigrazione dell'avversario, le fake news intenzionali, la decisione assunta sulla base di un calcolo di convenienza o di un interesse particolare». Infine ha chiuso ricordando agli amministratori trevigiani l'importanza di sostenere le famiglie. «Non sono i provvedimenti contingenti che risolvono le difficoltà proprie delle famiglie, come pure la grave decrescita demografica ha detto ma un progetto che comprenda il sostegno strutturale ai giovani e alle famiglie indigenti, la defiscalizzazione dei beni e dei servizi per l'infanzia, istituti di conciliazione lavoro-famiglia e gli incentivi alle imprese e agli investimenti per provvidenze concrete a sostegno familiare». Subito dopo ha preso la parola Conte. «A volte ci sono obiettivi che sfuggono agli amministratori per questioni politiche o burocratiche ha tirato le fila ringraziando il vescovo la Chiesa in questo per noi è un punto di riferimento. A cominciare dai parroci del territorio che lavorano nel sociale».
Mauro Favaro
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