In manette uno dei ladri di Pinarello

Venerdì 19 Ottobre 2018
NEL MIRINO
TREVISO A Treviso prendono un ladro di bici Pinarello, ma in Inghilterra fanno scempio rubandone in un colpo solo 26. Periodo non facile per l'azienda trevigiana, già bersaglio di un maxifurto da 50mila euro nell'emporio di via Inferiore alcuni giorni fa. Se possibile nell'isola di Albione è andata ancora peggio. É di ieri la notizia della sparizione di ben 26 biciclette (19 modelli da corsa e sette bici storiche dal valore incalcolabile) che erano esposte a una fiera che si è svolta a Birmingham. Non ancora del tutto chiare le circostanze in cui è avvenuto il furto, episodio su cui stanno svolgendo accertamenti gli investigatori di Scotland Yard.
CONSOLAZIONE
In attesa di sviluppi oltre Manica, qui gli investigatori un primo risultato l'hanno ottenuto, assicurando alla giustizia un moldavo di 33 giorni che studiava in modo quasi scientifico le sue vittime, quasi sempre proprietari di bici di ingente valore, ad almeno tre zeri, di cui voleva appropriarsi: seguiva gruppi di cicloamatori (pedalando a sua volta in sella a una bici) per scoprire dove abitassero, fotografava le loro abitazioni e poi, con comodo, tornava per mettere a segno il furto. Una volta ottenuti i cicli, li smontava, stipava la sua auto della refurtiva e tornava nel paese d'origine per rivenderli. Un business molto redditizio quello avviato da Roman Palamariuc, ora rinchiuso nel carcere di Santa Bona.
CINQUE MESI DI INDAGINI
Gli investigatori sono riusciti ad attribuirgli un colpo avvenuto circa 5 mesi fa. Vittima del ladro era stato il nipote dell'imprenditore trevigiano Fausto Pinarello, Nicola Della Pietà: il 18 maggio il malvivente si introdusse all'interno dell'abitazione di Pinarello, scassinando una finestra sul retro della sua abitazione, e riuscì a rubargli due bici da corsa (oltre a due set di gomme della Campagnolo e altrettanti set di chiavi) per un valore di circa 23mila euro. Il ladro, dopo il furto, come da sua consuetudine, fece perdere le sue tracce: nel frattempo però gli investigatori della Mobile, guidati dal dirigente Claudio Di Paola e coordinati dal pubblico ministero Davide Romanelli, sono riusciti ad attribuire al 33enne quel colpo.
LA CATTURA
Con la consapevolezza di averla probabilmente fatta franca, Roman Palamariuc era tornato nelle scorse settimane a Treviso. Lo straniero, la scorsa settimana, ha tentato di sfuggire a un controllo degli agenti delle volanti, in zona Eden, ed è stato bloccato e fermato, dopo una violenta collutazione: aveva con sè alcuni attrezzi da scasso. Nel cellulare, visionato dagli investigatori, sono state trovate foto di abitazioni, possibili obiettivi da colpire. Grazie agli elementi raccolti nel corso dell'indagine della squadra mobile il gip del Tribunale di Treviso, Piera de Stefani, ha convalidato l'arresto, ordinando che lo straniero restasse rinchiuso nel carcere di Santa Bona. E' ovviamente impossibile stabilire quale sia stato il destino delle biciclette trafugate, come del resto degli altri cicli rubati in passato: i mezzi sarebbero stati probabilmente rivenduti all'estero (in Moldavia, patria dell'arrestato, ma non solo) oppure online nei siti specializzati. Gli investigatori cercheranno ora di accertare se il 33enne possa essere o meno coinvolto nel furto, da oltre 50mila euro, messo a segno, nella notte del 6 ottobre, ai danni del negozio Pinarello di via casa di riposo.
Nicola Cendron
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