IL PROGETTO
TREVISO La sfilata delle persone in stato di fermo, in genere piccoli

Domenica 23 Settembre 2018
IL PROGETTO
TREVISO La sfilata delle persone in stato di fermo, in genere piccoli spacciatori beccati nelle zone calde della città, coma via Roma e giardinetti di Sant'Andrea, non va bene. Passare con ragazzi ammanettati accanto, se non in mezzo, a normali cittadini in fila, in attesa del proprio turno per sbrigare pratiche burocratiche di vario tipo, è una cosa brutta da vedere. Al comando della Polizia Locale lo sanno benissimo, eppure accade praticamente ogni giorno. Ed è inevitabile: l'ingresso al comando è uno solo per tutti, compresi gli agenti di ritorno dai giri di pattuglia che, molto spesso, si portano dietro le persone fermate durante i controlli. Qualcuno di loro finisce nella piccola cella del comando, utilizzata in genere per chi la mattina seguente deve presentarsi davanti al giudice per udienze lampo, altri invece vengono trattenuti il tempo necessario per l'identificazione e poi rilasciati. E tutti devono passare per l'atrio.
LA SOLUZIONE
Per ovviare a questo problema, nell'ultimo Piano triennale per le Opere Pubbliche, è stato inserito un progetto che prevede la realizzazione di un secondo accesso, al riparo da sguardi indiscreti. Il nuovo percorso verrà realizzato nel cortile esterno alla caserma, sul lato posteriore, in una zona facilmente raggiungibile anche con le auto. In questo modo i soggetti fermati potrebbero entrare direttamente nella parte degli uffici dedicati al riconoscimento e dove c'è anche la cella.
I CANI
Altro intervento previsto sarà la pulizia di un'area esterna da dedicare ai due cani antidroga in dotazione alla Polizia Locale: verrà ricavato un serraglio dove i due cani potranno sostare quando non sono di servizio per le strade, impegnati in qualche operazione, o a casa con il loro istruttore.
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci