CONEGLIANO
Il Centro di medicina inaugura la riabilitazione, si espande a Rovigo

Domenica 10 Giugno 2018
CONEGLIANO
Il Centro di medicina inaugura la riabilitazione, si espande a Rovigo e Thiene ma lancia l'allarme: «Non si trovano più medici, se non si cambia rotta li dovremo importare dall'estero». Applausi e sorrisi ieri sabato in viale Venezia, dove il Centro di medicina ha inaugurato alla presenza delle autorità e del testimonial olimpionico Igor Cassina la ristrutturazione della sede storica, che grazie a un investimento di 1,5 milioni di euro ha dato vita al nuovo reparto di riabilitazione, che avrà un occhio di riguardo per l'ortopedia. L'amministratore delegato Vincenzo Papes ha annunciato pure l'aggregazione al gruppo delle sedi di Rovigo e Thiene (Vicenza), che portano a 22 gli insediamenti del Centro di medicina nelle sette province venete.
LA CRITICITÀ
La famiglia Papes continua a investire in sanità, ma all'orizzonte del sistema del welfare ci sono nubi che proprio l'ad Vincenzo ha evidenziato prima del taglio del nastro: «La sanità cambia velocemente e alcuni non riescono a reggerne il passo. Noi siamo obbligati a crescere per sostenere gli investimenti, i nuovi servizi e la tecnologia che diventa sempre più costosa. Alcuni mesi fa, a un convegno con le associazioni di categoria, abbiamo cercato di fare emergere il problema della carenza dei medici. Non troviamo più alcune figure come ginecologi, urologi e dermatologi. Dobbiamo fare presto e cambiare rotta perché rischiamo di non trovare, tra qualche anno, nemmeno le prestazioni a pagamento. Ai politici chiedo di fare in fretta: il sistema sta crollando. Apriamo le specializzazioni, altrimenti dovremo prendere i medici nei Paesi dell'est, sapendo che prima dell'Italia sceglieranno Inghilterra e Germania, dove vengono pagati di più».
LE AUTORITÀ
La politica a cui si è appellato Papes era presente a livello parlamentare con la deputata di Miane Angela Colmellere, che in commissione alla Camera si occuperà di sport e istruzione, compresa l'università. Parola, quest'ultima, «che significa anche regolamentare le nuove specializzazioni. È giusto dare a tutti la possibilità, dove serve, di sperimentarsi ed esserci visto che i numeri sono molto pochi rispetto alle esigenze» ha detto Colmellere. Papes si è rivolto anche a Unindustria, esortandola a «riunire tutto il Veneto» dopo la fusione fra Treviso e Padova «che è un fatto già epocale ha frenato la presidente Maria Cristina Piovesana, anch'essa presente alla cerimonia visto che le due province rappresentano circa 3.300 imprese, delle cui necessità ci facciamo carico compresa quella di rivedere la selezione per il reperimento dei medici e l'università, che oggi diversi ragazzi non possono frequentare per vincoli che non avrebbero più senso».
Luca Anzanello
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci