Bomba carta al corteo: 16enne alla sbarra

Mercoledì 14 Novembre 2018
LA DENUNCIA
TREVISO Primo maggio 2016: per la prima volta a Treviso, nel giorno della Festa del Lavoro, sfila un corteo di estrema destra. A organizzare la manifestazione nera erano state Lotta Studentesca e Forza Nuova, una scelta volutamente provocatoria e che aveva alzato il livello di guardia da parte delle forze dell'ordine per evitare che i partecipanti potessero venire a contatto con l'altro corteo, quello tradizionale, organizzato dai sindacati con l'adesione dei partiti dell'area si centro sinistra e il possibile coinvolgimento, anche su questo lato della barricata, di frange estreme. Alla giornata contro la disoccupazione voluta da Lotta Studentesca e Forza Nuova quel primo maggio del 2016 c'era anche R.D., un bresciano sedicenne al tempo dei fatti, ora a processo con l'accusa di detenzione illegale di esplosivi. Il ritrovamento fatto dagli agenti della Digos nel suo zaino aveva di fatto confermato che nelle intenzioni dei facinorosi i due schieramenti opposti avrebbero dovuto entrare in contatto e che qualcuno si preparava per i tafferugli. Il ragazzo era stato infatti trovato in possesso di una bomba carta, che evidentemente avrebbe voluto utilizzare una volta aperta la sfida. Minimizza il legale del giovane, l'avvocato bresciano Stefano Forzani: «Un gesto sicuramente sbagliato ma il potenziale esplosivo di quello che gli hanno trovato addosso era poco più elevato di un grosso petardo. Avrebbe fatto tanto rumore, se mai fosse stato fatto esplodere, ma nulla di più». Di tutt'altra opinione, sulla gravità del fatto, il sostituto procuratore Massimo De Bortoli che aveva chiesto e ottenuto il rinvio a giudizio del simpatizzante di estrema destra. Ieri mattina la prima udienza, con la deposizione degli agenti che hanno trovato l'ordigno rudimentale e del consulente tecnico del tribunale per una delle valutazioni sulla capacità esplosiva.
De.Bar
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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