«Altolà all'aeroporto Canova»: il M5S sta col Comitato

Domenica 18 Novembre 2018
IL CASO
TREVISO - QUINTO Stop alla Pedemontana, stop alla Tav e stop anche all'aeroporto di Treviso. Per il M5S il Canova va chiuso: al nordest bastano gli scali di Venezia, Ronchi dei Legionari e Verona. Ad auspicarlo Arianna Spessotto, deputata pentastellata in commissione Trasporti. Venerdì sera era a Quinto per l'assemblea organizzata dal comitato contro l'ampliamento dello scalo. «Il Canova deve rispettare il limite di 16.300 movimenti all'anno. Cosa che assolutamente non fa. È scandaloso: si continua a operare nell'illegalità chiarisce Spessotto . Col rispetto del limite, Ryanair se ne andrà (oggi opera l'85% dei voli di Treviso, ndr). Quindi si scenderà anche sotto i 16.300 movimenti. A quel punto si potrà ripianificare la gestione aeroportuale del territorio. Treviso non servirebbe più. Oltre a Venezia, ci sono due scali con infrastrutture migliori e collocati in zone più adatte: Ronchi, che ha appena visto un grosso investimento per il collegamento con la ferrovia, e Verona, che Enrico Marchi sta cercando di affossare ma che ha potenzialità enormi».
SCELTE
La deputata ha già chiesto al ministero dei Trasporti, guidato da Danilo Toninelli, di aprire un tavolo ad hoc. Intanto il comitato, guidato dal presidente Giulio Corradetti, intraprenderà tutte le azioni legali per fermare il master plan, allo studio della commissione Via, con cui Save/AerTre, società di gestione del Canova, punta, entro il 2030, di toccare 22.499 voli (+6% rispetto al 2017) per 3 milioni 227mila passeggeri (+7%).
LE DENUNCE
Si sta valutando la possibilità di diffidare e denunciare i ministeri, l'Usl della Marca e l'Arpav per non aver vigilato, ognuno per le proprie competenze, sul rispetto del tetto di 16.300 movimenti. «È un limite oggettivo individuato dalla commissione Via spiega Stefano Mirate, legale del comitato . Non è stato praticamente mai rispettato: ciò determina gravi conseguenze sotto il profilo della tutela della salute e della qualità della vita dei cittadini». Tra le altre ipotesi c'è quella di chiedere a Save/AerTre di definire un piano per spostare, a proprie spese, gli edifici che sorgono a 300 metri dalla pista. Il sindaco di Quinto, Mauro Dal Zilio, ha chiesto un incontro al ministro dell'Ambiente Sergio Costa. A giorni dovrebbe esserci un faccia a faccia tra il sindaco di Treviso Mario Conte, con l'assessore Alessandro Manera, e i vertici del comitato. «Conte non sta rispettando quanto detto in campagna elettorale tira le fila Giovanni De Luca, vicepresidente del Comitato e AerTre fa quello che vuole. È come se noi andassimo sul Put a 180 all'ora senza che nessuno ci facesse nulla. Manera è assessore all'Ambiente a Treviso punge infine De Luca ma ci risulta sieda ancora anche in commissione Via. E non ci pare l'ideale». (M.F.)
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