Agosto: nove morti in dodici giorni

Martedì 14 Agosto 2018
Agosto: nove morti in dodici giorni
STRADE DI SANGUE
TREVISO Gravi le condizioni della 29enne D.Z., di Maserada, tanto che resta ricoverata in rianimazione con prognosi riservata, stando da quanto è filtrato, a inizio pomeriggio di ieri, dal bollettino medico del Ca' Foncello. La donna è rimasta gravemente ferita nell'incidente, accaduto nella tarda mattina di domenica a Cimadolmo, nel quale ha perso la vita l'amico Michele Ulliana, 32 anni, di Candelù di Maserada. Tecnico alla Mion e Mosole, in sella a una Mv Augusta il 32enne stava tornando da un moto-raduno, con in sella l'amica, quando il destino, sotto le spoglie Yaris, gli ha teso un agguato mortale. Dai primi esiti investigativi sembra che a tradire il tecnico di Maserada sia stata una manovra imprudente. Non è perciò escluso che la Procura, se la perizia tecnica confermerà i primi esiti investigativi, possa chiedere l'archiviazione della accuse mosse al conducente della Yaris.
LA PERIZIA
Nel frattempo la Procura di Treviso, sulla base della relazione degli agenti della Polizia stradale di Treviso, accorsi a Cimadolmo con i medici del 118, ha ordinato una serie di accertamenti per ricostruire le cause, la dinamica e le eventuali responsabilità del tragico incidente. Seppure come atto a tutela della difesa, ha iscritto sul registro degli indagati il conducente della Yaris, al quale è stato contestata l'accusa di omicidio stradale. La Procura, vista la dinamica dell'incidente, ha sequestrato i mezzi coinvolti nello schianto, ma non ha ritenuto necessaria l'autopsia sul corpo del tecnico di Masera, per il quale già nella serata di ieri avrebbe dovuto giungere il nulla osta alla sepoltura. La Procura, infine, ha ordinato una perizia tecnica sulle cause dell'incidente che, nelle prossime ore, sarà assegnato a un ingegnere, specializzato nella ricostruzione delle dinamiche degli incidenti stradali.
AGOSTO NERO
Altissimo il tributo di sangue preteso dalle strade. Nei primi dodici giorni del mese sinonimo di vacanze sono morte nove persone. In cinque casi era coinvolta una moto. Ma questo è il bilancio legato esclusivamente ai lutti, alcuni dei legati ad incidenti accaduto nelle settimane precedenti. Ci sono inoltre un'altra decina di incidenti, con feriti gravi, accaduti nello stesso periodo, con motociclisti, conducenti d'auto e passeggeri ancora ricoverati in rianimazione, con prognosi riservata. I medici sono per tutti ottimisti, ma la loro vita resta comunque appesa a un filo. Bisogna anche capire - dicono dalla Polstrada - che chi si mette al volante in agosto senza bere acqua è un incosciente.
I LUTTI
Con la morte di Michele Ulliana salgono a nove, da inizio agosto, i lutti nella Marca per le ferite riportate in incidenti stradali. Tragedie conseguenza di velocità, disattenzioni (tra le quali l'uso del cellulare mentre si guida) e tragiche fatalità. Prima del 32enne di Candelù avevano perso la vita il 19enne Michele Ranzato, studente di Resana, falciato da un'auto mentre procedeva in una strada a Trebaseleghe. Pochi giorni prima, dopo tre giorni di agonia, era morto Francesco Zambenedetti, 36enne di Monastier travolto mentre procedeva in moto. Da quanto ricostruito dagli investigatori l'uomo stava andando al lavoro quando un'auto in fase di svolta gli avrebbe tagliato la strada, facendolo piombare sull'asfalto. A perdere la vita, quasi nelle stesse ore, anche il 39enne Lorenzo Rampin, padre di due bimbi e fratello del sindaco Annalisa, di Crespano del Grappa. Il 39enne, tecnico informatico, stava ritornando da una festa con un'amica, nel Vicentino, quando la strada è volata in un dirupo. Era invece in moto Eric Salviato, il 31enne di Vigonza, che ha perso la vita a Pederobba. L'uomo, da quanto hanno ricostruito gli investigatori della Stradale, avrebbe perso il controllo della moto, probabilmente in fase di sorpasso, andando a schiantarsi contro un muretto. Pochi giorni prima c'era stata una doppia tragedia: la prima sul Passante di Mestre all'altezza dell'abitato di Mogliano. Per cause non ancora del tutto chiarite un camionista ungherese (la Procura ha ordinato il sequestro del cellulare dell'uomo) avrebbe tamponato l'auto nella quale si trovava la 72enne Livia Righi, 72enne di Ancona, che è morta praticamente sul colpo, tra le lamiere accartocciate dell'auto. Lo stesso giorno, ma qualche ore più tardi, a Povegliano è morta,, probabilmente dopo aver avuto un malore al volante, la commerciante 54enne di Giavera del Montello Rossana Fava. La donna, forse già priva di sensi, è andata a sbattere contro un palo, dove i medici l'hanno trovata, dichiarandone il decesso. Pochi giorni prima, probabilmente per un infarto causato dal caldo, è morto Pierino Beltrame, 64enne, di Castello di Godego, finito fuori strada con la propria auto
Roberto Ortolan
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