VIABILITÀ
ROVIGO Le strade sono di nuovo un colabrodo e la segnaletica orizzontale

Sabato 15 Dicembre 2018
VIABILITÀ ROVIGO Le strade sono di nuovo un colabrodo e la segnaletica orizzontale
VIABILITÀ
ROVIGO Le strade sono di nuovo un colabrodo e la segnaletica orizzontale è spesso sbiadita. La città è in preda alle buche, che devono essere continuamente censite dalla Polizia locale e poi comunicate ai Lavori pubblici. Una volta bastava chiamare gli stradini, ma il Comune non li ha più e deve affidare gli interventi ai privati, con iter anche di due mesi. Nel mentre si rischiano le richieste di risarcimento per danni ai mezzi.
LE STRADE
Il tratto di via Falcone e Borsellino (l'ex circonvallazione ovest) tra la Casa di cura e il ponte di viale Porta Po mette a forte rischio le sospensioni e gli pneumatici, così come via delle Industrie. Davanti alla fonderia Draxton ce ne sono due profonde e per arginare il problema sono state riempite con dei sacchetti arancioni pieni di sabbia, oltre a segnalarle con dei cartelli stradali che ogni tanto vengono abbattuti e il pericolo di non vederli per terra causando incidenti ancora più gravi.
In centro, via Gorizia, seppur non sia ancora stata riaperta al traffico nonostante a giugno fosse stato comunicato la cancellazione della Ztl, è in condizioni pessime a causa dei continui rattoppi ed a passare in bicicletta si rischia di cadere. In via Oberdan un tombino sul ciglio della strada si è danneggiato con il continuo passaggio delle auto. Per risolvere il problema del rischio di cedimento è stato segnalato agli automobilisti con un cono arancione, che costringe le auto a fermarsi e fare manovra per evitare di urtare i veicoli in sosta dall'altra parte della carreggiata.
L'elenco delle strade è comunque lungo, da via Oliva a via Fermi, per citarne solo due a mo' di esempio.
LA PROPOSTA
A inizio gennaio, il consigliere comunale Matteo Masin (Coscienza Comune) ha fatto presente all'amministrazione di Massimo Bergamin che il Comune può risolvere il problema ripristinando la figura professionale dello stradino, l'operaio specializzato che fino a qualche tempo fa interveniva quotidianamente per tappare le buche stradali. Secondo il consigliere, infatti, continuare a procedere con gare d'appalto per affidare la copertura delle buche è solo dannoso, perché porta ad attese burocratiche che poco giovano alla salute delle strade e dei suoi utenti. La sua proposta pare finita a foderare il cassetto delle soluzioni mai applicate.
STRISCE SPARITE
Come se non bastassero le voragini, ci si mette anche la segnaletica stradale ormai sbiadita. Tralasciando quella verticale che dovrebbe essere censita cartello per cartello come prevede la legge, ma non è mai stato messo in cantiere perché Palazzo Nodari non ha i soldi per farlo, quella orizzontale è diventata quasi del tutto assente in diverse zone del centro storico. Basta pensare allo stop di via Ponte Roda all'altezza di piazza Merlino, dove le auto dovrebbero arrestarsi per lasciare passare pedoni e ciclisti. Infine, come non citare la pista ciclabile di viale Trieste? Una volta era ben visibile, con tanto di dissuasori per le auto per impedire di invadere quella zona riservata alle due ruote. Sono poi stati tolti perché ritenuti pericolosi in caso di caduta dei ciclisti. Con la linea sbiadita, oggi, invece, è a malapena visibile.
Alberto Lucchin
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