UFFICI GIUDIZIARI
ROVIGO Una sorta di scambio fra aule di giustizia e aule universitarie,

Martedì 22 Gennaio 2019
UFFICI GIUDIZIARI ROVIGO Una sorta di scambio fra aule di giustizia e aule universitarie,
UFFICI GIUDIZIARI
ROVIGO Una sorta di scambio fra aule di giustizia e aule universitarie, con la strana possibilità che sembra balenare di vedere i banchi degli studenti al posto dei banchi degli imputati. E con le aule ormai vuote dell'ex liceo Celio, insieme allo spazio dell'ex Questura, nonché all'inutilizzata ex caserma dei pompieri, che a questo punto possono a loro volta giocare una parte nel nuovo tormentone Tribunalone. Un tema che si riaffaccia costantemente e che, ogni volta, vede la città dividersi.
L'EX CASERMA
La prima idea di Tribunalone risale all'ipotesi di creare un nuovo Palazzo di Giustizia sfruttando l'ex caserma Silvestri, dove fino a fine 2012 era alloggiato il 5° Reggimento artiglieria contraerei Pescara. Tuttavia, dopo la dismissione da parte del Ministero della Difesa nel marzo 2015, la caserma è passata nelle mani dell'Agenzia del Demanio che, nella sua articolazione regionale, ha avviato l'iter per la Cittadella storico-tributaria, con Agenzia delle entrate, Catasto, Archivio di Stato e Archivio notarile. Nel luglio del 2016 è stato siglato l'atto di consegna all'Archivio di Stato. E anche se tutto è ancora fermo, la possibilità di realizzare qui il Tribunalone, che sembrava avere ampio consenso, è definitivamente tramontata.
IL CENSER
Ora ne è sorta una nuova: lo spostamento al Censer. Molto di più di una semplice ipotesi. Il presidente del Tribunale Angelo Risi spiega di aver già effettuato due sopralluoghi, valutando che gli spazi utilizzabili potrebbero consentire il raggruppamento di tutto il sistema Giustizia attualmente frammentato, con tutti i problemi che ne conseguono. Se, infatti, la Procura ha già più volte fatto presente le difficoltà derivanti dal fatto che gli uffici della polizia giudiziaria si trovino in via Mazzini, senza nemmeno una linea telefonica diretta, il presidente del Tribunale fa presente come, oltre al risparmio per l'affitto delle varie sedi, vi sarebbe anche possibilità di organizzare al meglio gli uffici, facendo fronte alle carenze di organico con una sorta di economia di scala. Lo storico palazzo di via Verdi, se dismesso dal Tribunale, rischierebbe di creare un altro buco nel tessuto urbano. Ma, secondo il presidente Risi, ci potrebbe essere un interessamento da parte del Cur, che potrebbe utilizzare l'ampia aula Ambrosoli come aula magna.
IL CONSORZIO UNIVERSITARIO
Cade dalle nuvole il presidente del Cur Mauro Venturini, pronto a festeggiare lo sbarco in centro, ma a Palazzo Angeli: «Rimango sorpreso, perché questo tema non è stato affrontato né formalmente né informalmente, non so se forse in altri ambiti, ma personalmente non vedo perché dovrebbe essere abbandonato il cubo'». Con il via libera già arrivato per la realizzazione dello studentato. Cubature, che, comunque, se i piani dovessero cambiare, potrebbero anche cambiare faccia. In ogni caso, per il presidente Risi, «il problema dello svuotamento del centro è indipendente dalla presenza o meno del Tribunale. Per noi deve essere al centro l'interesse collettivo». Il Tribunale di Rovigo, fra l'altro, estende la propria competenza anche sulle aree prima coperte dagli ex tribunali di Este e Adria, una popolazione di 350mila persone circa, con una minima parte che è di Rovigo-Rovigo. E in molti, quindi, troverebbero più comoda la soluzione del Censer.
GLI AVVOCATI
E' il pensiero anche del presidente dell'Ordine degli avvocati, Giampietro Berti, rodigino e con studio in via Mazzini: «Se si facesse un referendum tra gli avvocati nota se si facesse un referendum fra gli avvocati credo che lo spostamento da via Verdi riceverebbe il maggior numero di consensi». Già più volte, infatti, ha sottolineato come oltre al problema della mancanza di parcheggi, il Tribunale abbia spazi esigui, ma anche «carenze indegne di un paese civile, dai bagni alle barriere architettoniche». L'avvocato Lorenzo Pavanello, presidente dell'Associazione nazionale forense, «manifesta la sua più netta contrarietà: un simile trasferimento, oltre a compromettere le possibilità di ripresa commerciale del centro storico di Rovigo, comporterebbe per gli avvocati e per il personale di segreteria, disagevoli spostamenti. La zona Censer è, allo stato, assolutamente inadeguata per ubicazione, mancanza di collegamenti e non ha alcuna vicinanza con altri uffici pubblici di utilità per i cittadini».
Francesco Campi
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