REAZIONI A CATENA
ROVIGO La caduta del sindaco porta con sé conseguenze

Sabato 23 Febbraio 2019
REAZIONI A CATENA ROVIGO La caduta del sindaco porta con sé conseguenze
REAZIONI A CATENA
ROVIGO La caduta del sindaco porta con sé conseguenze a catena, anche a livello provinciale. La prima riguarda proprio la Provincia, perché con la decadenza da consigliere comunale di Michele Aretusini arriva la contestuale decadenza da consigliere di Palazzo Celio. Al suo posto subentra il sindaco di Porto Tolle Roberto Pizzoli, primo dei non eletti. Aretusini, vicepresidente uscente e vicepresidente in pectore era stato appena rieletto nelle elezioni del 3 febbraio. La prima seduta del nuovo consiglio è in programma lunedì. E all'ordine del giorno, ieri, è stato aggiunta proprio la sua surroga.
TESORO A RISCHIO
A Palazzo Nodari, invece, si potrebbe arrivare allo spostamento del comandante della polizia locale Giovanni Tesoro, sotto processo per le ipotesi di reato di peculato, peculato d'uso e false attestazioni. A più riprese la Procura aveva chiesto misure cautelari nei suoi confronti, compresa la sospensione dall'esercizio della funzione, ma prima il giudice per le udienze preliminari, poi il Riesame, poi ancora il Riesame dopo un rinvio della Cassazione, e infine anche il giudice per le udienze preliminari hanno bocciato la richiesta. Il tema, però, è stato oggetto di discussione anche in consiglio comunale con l'ormai ex consigliere Ivaldo Vernelli che in quattro diverse occasioni ha chiesto «perché il piano anticorruzione è stato applicato per il vigile Previati, con un cambiamento di mansioni, ma non per il capo della polizia locale Giovanni Tesoro, che resta al suo posto nonostante il rinvio a giudizio. Il piano anticorruzione prevede che un dipendente possa essere spostato in caso di segnalazione di reato, mentre qui siamo già arrivati al rinvio a giudizio. Non c'è obbligatorietà, ma c'è una contraddizione interna al Comune, che in un caso applica e in un caso no: il responsabile della prevenzione della corruzione è il segretario generale, ma nel caso dei dirigenti la valutazione è in capo al sindaco».
DECISIONE DEL COMMISSARIO
Bergamin aveva sempre difeso a spada tratta Tesoro, ora la decisione spetterà al commissario. Un altra poltrona che si fa rovente è quella dell'amministratore delegato della municipalizzata Asm, Alessandro Duò, che ha perso con la caduta di Bergamin il suo primo e, a giudicare dalle rivendicazioni dei giorni scorsi, ultimo sponsor politico. Il Testo unico sugli enti locali dà al sindaco il potere di revoca nelle partecipate entro 45 giorni dal suo insediamento: se ne riparla dopo le elezioni. Così come per Ecoambiente, visto che anche Ivano Gibin, in questo momento, è sotto il tiro del fuoco amico ed ha perso la sponda che aveva a Rovigo con l'ex sindaco. Bergamin, tuttavia, pur cadendo, non è decaduto da tutto.
Francesco Campi
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci