Notte brava alla Rotonda: 19enne fuori di cella ma con obbligo di firma

Martedì 18 Dicembre 2018
L'UDIENZA
ROVIGO «Sei giovane, hai tutta la vita davanti: non la sprecare». Sono più o meno queste le parole che il giudice Raffaele Belvederi ha rivolto al 19enne lendinarese di origini russe che ieri è comparso davanti a lui per la convalida dell'arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, dopo la follia della notte fra sabato e domenica davanti alla Rotonda, quando, insieme ad altri amici, è arrivato ad aggredire prima i poliziotti che lo avevano formato alla guida in piazzale Soccorso in evidente stato d'ebbrezza, poi anche i carabinieri accorsi in supporto, visto il degenerare della situazione.
SITUAZIONE TESA
La spavalderia del giovane, dopo più di un giorno in carcere, sembra essere svanita, così come l'effetto dell'alcol che lo aveva obnubilato. Assistito dall'avvocato Marzia Bolognesi ha manifestato il proprio dispiacere per quanto fatto, scusandosi con tutti e ammettendo di aver bevuto troppo ed aver perso il controllo. Fra l'altro in quell'occasione non era stato l'unico ad aver avuto un comportamento sopra le righe, con un preoccupante effetto branco. Un poliziotto e un carabiniere hanno riportato lesioni con prognosi di 2 e 5 giorni. Il suo arresto è stato convalidato e il giudice ha disposto il ritorno in libertà con l'obbligo di firma due volte la settimana e di presentazione al Serd, accogliendo, vista la sua incensuratezza, di avviare il percorso per la messa alla prova, che prevede la sospensione del processo ed un periodo di lavori socialmente utili al termine del quale, se l'esito è positivo, viene dichiarato estinto il reato. Tutto è stato aggiornato a giugno. Un'opportunità che, ha sottolineato il giudice, non dovrà essere sprecata.
F.Cam.
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