LOTTA ALLA DROGA
ROVIGO Una donna inseguita da Modena a Rovigo, poi, seguendo

Martedì 19 Febbraio 2019
LOTTA ALLA DROGA
ROVIGO Una donna inseguita da Modena a Rovigo, poi, seguendo un'esile traccia, fino a Brescia, prima che salisse su un treno per Milano, con un viaggio che forse l'avrebbe fatta scomparire per sempre. La rincorsa ha avuto un lieto fine, ma non si tratta di una storia romantica, perché l'amore non c'entra. C'entra, invece, una maxipiantagione di marijuana scoperta nel 2015 a Mirandola, motivo per cui la donna, Li Lan Ruan, 48 anni, nata in Cina ma in Italia da anni, era ricercata: sulla sua testa pendeva infatti un ordine di esecuzione di una pena di 2 anni 1 mese e 27 giorni sulla base di una sentenza definitiva del Tribunale di Modena.
SEZIONE CATTURANDI
L'ultima sua residenza era stata a Rovigo, motivo per cui tutto, a fine novembre, è stato trasmesso alla Catturandi di Rovigo, la sezione della Mobile che si occupa proprio di rintracciare i ricercati. Ovviamente della donna, che aveva anche lavorato in un negozio a Borsea, non c'erano più tracce. Ma gli investigatori riescono a risalire a un numero di telefono che li porta a Brescia. Venerdì sera il blitz in trasferta della Squadra mobile di Rovigo, con il supporto dei colleghi bresciani. L'ultimo contatto del telefono indica la zona della stazione. Fortunatamente non era quella di Prato, la città con una delle più grandi comunità cinesi d'Europa, e i poliziotti rodigini sono riusciti a individuare una coppia che stava salendo su un treno per Milano, un paio di minuti prima della partenza. La donna è stata identificata, qualche dubbio è sorto riguardo all'uomo che si trovava con lei, sprovvisto di documenti, che aveva fornito un nome e una data di nascita che non quadravano. Tutto è stato poi chiaro: è stato infatti accompagnato in Questura insieme alla donna e, dalla comparazione delle sue impronte digitali con quelle presenti nell'archivio è saltato fuori che si trattava del 50enne Lin Xian, marito della donna, a sua volta ricercato. Nel marzo 2017, infatti, era diventato definitivo il patteggiamento del 2015 di una pena a 1 anno 7 mesi e 17 giorni. Da allora, però, era irrintracciabile. Scomparso. E' stata la Catturandi rodigina ad arrestarlo insieme la moglie, accompagnandoli rispettivamente nel carcere maschile e femminile di Brescia. L'articolazione della Mobile, nei primi due mesi dell'anno ha già messo a segno quattro arresti di ricercati, mentre nel 2018 sono stati ben 18 i latitanti rintracciati ed accompagnati in carcere. «Un'azione ben poco visibile, ma fondamentale per garantire davvero la certezza della pena», sottolinea il commissario capo Gianluca Gentiluomo che guida la Mobile di Rovigo.
F.Cam.
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