Lega con Gambardella, incognita FI

Lunedì 25 Marzo 2019
PRONTA ALLA SFIDA
ROVIGO Grande è la confusione sotto il cielo del centrodestra, ma a differenza della massima attribuita a Mao, la situazione non è favorevole. La Lega punta forte su Monica Gambardella, architetto, 54 anni, dipendente della Regione distaccata in Provincia come responsabile della Protezione civile. Sul suo nome, presentato sabato nell'assemblea della Lega rodigina, ci sarebbe il placet anche del presidente del consiglio regionale Roberto Ciambetti. Ma rischia di rappresentare solo una metà del cielo del centrodestra. Se, infatti, già domani il centrosinistra potrebbe stringere il patto attorno al professor Edoardo Gaffeo, sulla possibile coalizione che veda insieme Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia più Obiettivo Rovigo con Paolo Avezzù, Presenza Cristiana con Gianni Saccardin e una lista marangoniana Forza Rovigo, sembrano entrare in gioco una serie di veti incrociati. E la somma delle forze che hanno guidato Rovigo con le ultime due Amministrazioni, quella di Bruno Piva e quella di Massimo Bergamin, non a caso finite prima del tempo per il fuoco amico, sembra più difficile del previsto.
VETI INCROCIATI
Anche perché il segretario veneto della Lega Toni Da Re, leghista duro e puro, razza trevigiana, non dimentica chi ha firmato contro il sindaco della Lega: fra i 22, infatti, oltre ai 6 leghisti espulsi, anche Vani Patrese, che di Forza Italia era capogruppo e sul cui gesto non è arrivata la presa di distanze da parte del commissario provinciale Cortelazzo. La distanza fra verdi e azzurri, al momento, non pare facilmente colmabile. La Lega, dunque, sembra aver scelto Gambardella, con il commissario cittadino Cristiano Corazzari che tira un sospiro di sollievo, perché il diktat dei vertici era che, altrimenti, il candidato avrebbe dovuto farlo lui. Forza Italia potrebbe arrivare al prossimo incontro con un altro nome, che potrebbe essere quello di Cristina Folchini, con Andrea Bimbatti un passo indietro. Gambardella e Folchini, però, potrebbero essere poi sacrificate, in un'ottica di condivisione di un nome terzo. Che ancora, però, non c'è.
Il passo indietro del presidente del Coni Lucio Taschin, dell'ex primario Emilio Ramazzina, del presidente dell'Ordine degli avvocati Giampietro Berti, dell'ex vicesindaco Monica Giordani, e anche quello di un ingegnere di origini lendinaresi che lavora in ambito socio-sanitario, che ha detto di no prima ancora che uscisse fuori il suo nome, dimostra come un nome unitario, abbia la strada in salita. Al momento, quindi, l'ex vicesindaco Ezio Conchi è pronto a giocare il ruolo di terzo incomodo e, eventualmente, a seguire lo schema che nel 2015 aveva portato Gianni Saccardin in Giunta. Così come sembra essere pronta a far parte di una coalizione, sponda Lega, Obiettivo Rovigo, anche se non sembra aver dato il massimo gradimento verso la Gambardella. C'è poi il rebus Mattia Moretto, perché il re delle preferenze della passata tornata è corteggiato da Fratelli d'Italia, che lo vorrebbe nella propria lista. Il motivo del corteggiamento è perché fra i fratelli c'è anche quello della mamma di Moretto, che è sorella del coordinatore provinciale di FdI Daniele Ceccarello.
Francesco Campi
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