LAVORI PUBBLICI
ROVIGO Fate presto. È questo l'invito che viene rivolto

Martedì 22 Gennaio 2019
LAVORI PUBBLICI
ROVIGO Fate presto. È questo l'invito che viene rivolto ai Comuni polesani dai costruttori edili perché vengano utilizzati al meglio i «2,59 milioni di euro di risorse aggiuntive per mettere in sicurezza strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio culturale», che sono stati stanziati per tutte le amministrazioni della provincia, capoluogo escluso, con il Piano speciale per piccoli cantieri varato con la Legge di bilancio.
TEMPI STRETTI
Per poter beneficiare del contributo, infatti, i Comuni dovranno obbligatoriamente iniziare l'esecuzione dei lavori entro il 15 maggio. I soldi, che vanno da un massimo di 100mila euro per i Comuni fra 10mila e 20mila abitanti, a un minimo di 40mila per quelli sotto i duemila abitanti, sono erogati per il 50 per cento previa verifica dell'avvenuto inizio dell'esecuzione dei lavori e per il restante 50 per cento dopo la trasmissione al ministero dell'Interno del certificato di collaudo o del certificato di regolare esecuzione rilasciato dal direttore dei lavori. In caso di mancato rispetto del termine di inizio dell'esecuzione dei lavori o di parziale utilizzo del contributo, il contributo è revocato, in tutto o in parte, entro il 15 giugno 2019, con decreto del ministero dell'Interno.
L'APPELLO
Tempi molto stretti, quindi, con il rischio, per chi non si affretta, di rimanere a bocca asciutta. «È indispensabile aprire velocemente i cantieri e non sprecare un'occasione preziosa per il territorio e per il settore», sottolinea Paolo Ghiotti, presidente di Ance Rovigo, Sezione Edili di Confindustria Area metropolitana di Venezia e Rovigo, che invita caldamente i Comuni a mettere subito in atto il piano che prevede tempi stringenti. Il piano, si spiega, è stato «fortemente voluto dall'Ance» e «ricalca il modello spagnolo per le piccole opere. Consentirà a 49 Comuni della provincia di usufruire di un contributo statale pari a 2,59 milioni di euro da destinare a interventi non già integralmente finanziati e aggiuntivi rispetto alla programmazione triennale».
Per Ghiotti, che guida la sezione rodigina dell'Associazione nazionale costruttori edili, infatti, «il piano del Governo costituisce un modello per accelerare l'utilizzo delle risorse e intervenire rapidamente per realizzare opere utili al territorio e ai cittadini. Uno strumento che ci auguriamo che in futuro venga incrementato e potenziato così da poter essere utilizzato su più ampia scala».
TUTTE LE EROGAZIONI
Il contributo di 100mila euro è stato assegnato ad Adria, Badia Polesine, Lendinara, Occhiobello e Porto Viro, per i quali in totale arrivano quindi 500mila euro. Fra i Comuni nella seconda fascia, fra 5mila e 10mila abitanti, destinatari di un contributo di 70mila euro rientrano invece Porto Tolle, Rosolina, Taglio di Po e Villadose, che vedono arrivare in totale 280mila euro. Nella terza fascia, che riguarda i Comuni fra duemila e cinquemila abitanti, ovvero 21 realtà polesane, il contributo è di 50mila euro ciascuno. Si tratta di Ariano, Arquà Polesine, Bergantino, Canaro, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceregnano, Corbola, Costa, Ficarolo, Fiesso Umbertiano, Fratta, Giacciano con Baruchella, Loreo, Lusia, Polesella, Pontecchio, San Martino, Stienta, Trecenta e Villanova del Ghebbo. Per gli altri 19 Comuni, che non raggiungono i duemila abitanti, il contributo che arriva da Roma è di 40mila euro.
Fra l'altro, nel caso di risparmi derivanti da eventuali ribassi d'asta, si precisa nella norma, i contributi sono vincolati fino al collaudo, ovvero alla regolare esecuzione, ma successivamente possono essere utilizzati per ulteriori investimenti.
Francesco Campi
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