L'EX CARCERE
ROVIGO Il trasferimento del carcere minorile da Treviso a Rovigo si farà. La conferma arriva dall'assegnazione, lo scorso 28 novembre, dell'affidamento del servizio di Progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di realizzazione del nuovo istituto penale per i minorenni per il Triveneto Casa Circondariale di Rovigo, per un importo di 722mila euro, a favore di un raggruppamento temporaneo d'imprese con capofila la 3TI Progetti Italia con sede a Roma e uffici dagli Usa al Vietnam, passando per Qatar, India e Hong Kong. Nel progetto di massima, si prevede di trasformare parte del giardino in due campi da gioco, uno da basket e uno da calcetto. Poi spazi per laboratori, per educatori, assistenti sociali, psicologi, per attività, uffici di ogni tipo, ambulatori, cucina, cappella e una decina di camere.
Definitivamente accantonata, quindi, ogni possibilità di utilizzare la vecchia casa circondariale, che si articolava in una sezione maschile e in una femminile, realizzata su un corpo centrale che fino al XIX secolo era un convento, con una superficie coperta complessiva che, contando tutti e quattro i fabbricati, assomma a circa 4mila metri quadrati, oltre a 4.300 metri quadrati di scoperto, per il tanto necessario allargamento del Tribunale che sorge proprio accanto. L'idea non è arrivata dalla città, che, anzi, all'inizio non ha nascosto il proprio scetticismo.
Il Ministero delle Infrastrutture ha già stanziato 5 milioni di euro per i lavori di adeguamento dell'ex carcere, vuoto dal maggio 2016. Il Dipartimento per la giustizia minorile ne ha chiesto ufficialmente l'assegnazione. L'intenzione di realizzare un nuovo istituto penale per minorenni nel vecchio carcere rodigino era trapelata già all'indomani della conclusione del trasloco, con una frase sibillina pronunciata dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri in visita a Rovigo: «La struttura di via Verdi potrebbe ospitare un istituto per minori, nell'ottica della chiusura di quello di Treviso».
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Il trasferimento del carcere minorile da Treviso a Rovigo si farà. La conferma arriva dall'assegnazione, lo scorso 28 novembre, dell'affidamento del servizio di Progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di realizzazione del nuovo istituto penale per i minorenni per il Triveneto Casa Circondariale di Rovigo, per un importo di 722mila euro, a favore di un raggruppamento temporaneo d'imprese con capofila la 3TI Progetti Italia con sede a Roma e uffici dagli Usa al Vietnam, passando per Qatar, India e Hong Kong. Nel progetto di massima, si prevede di trasformare parte del giardino in due campi da gioco, uno da basket e uno da calcetto. Poi spazi per laboratori, per educatori, assistenti sociali, psicologi, per attività, uffici di ogni tipo, ambulatori, cucina, cappella e una decina di camere.
Definitivamente accantonata, quindi, ogni possibilità di utilizzare la vecchia casa circondariale, che si articolava in una sezione maschile e in una femminile, realizzata su un corpo centrale che fino al XIX secolo era un convento, con una superficie coperta complessiva che, contando tutti e quattro i fabbricati, assomma a circa 4mila metri quadrati, oltre a 4.300 metri quadrati di scoperto, per il tanto necessario allargamento del Tribunale che sorge proprio accanto. L'idea non è arrivata dalla città, che, anzi, all'inizio non ha nascosto il proprio scetticismo.
Il Ministero delle Infrastrutture ha già stanziato 5 milioni di euro per i lavori di adeguamento dell'ex carcere, vuoto dal maggio 2016. Il Dipartimento per la giustizia minorile ne ha chiesto ufficialmente l'assegnazione. L'intenzione di realizzare un nuovo istituto penale per minorenni nel vecchio carcere rodigino era trapelata già all'indomani della conclusione del trasloco, con una frase sibillina pronunciata dal sottosegretario alla Giustizia Cosimo Maria Ferri in visita a Rovigo: «La struttura di via Verdi potrebbe ospitare un istituto per minori, nell'ottica della chiusura di quello di Treviso».
F.Cam.
