In 751 di corsa contro il Parkinson

Lunedì 23 Aprile 2018
In 751 di corsa contro il Parkinson
ADRIA
La Run for Parkinson chiama e Adria risponde ancora una volta presente, correndo in massa per sostenere la ricerca e mettendosi in marcia per quelli che non possono correre. 750, 751 per la precisione gli iscritti, numeri altissimi considerando che è stato superato di una trentina di presenze il record dello scorso anno e polverizzato quello della prima edizione del 2012 pari a circa 200.
MEMORIAL BRESSAN
La gara, valida anche quale terzo memorial Giuseppe Bressan, giunta al suo settimo anno e non competitiva, era promossa da Hatria Giallorossa, dai Podisti Adria e dall'associazione Parkinson Rovigo & Amici.
Numerosi i patrocini tra cui quelli di palazzo Tassoni, della Fidas Polesana, della Pro Loco Adria, della Croce Verde e del Csv Rovigo. In campo, tra gli altri anche le Penne Nere Adriesi, Le Ragazze di Papozze, i Lagunari della sezione Bertocco, Adria.com, Tuttinbici ed Oltre Cultura. La mattinata organizzata nei minimi particolari, anche sul fronte della sicurezza, ha avuto come testimonial quest'anno il padre del volontariato adriese Luigi Passadore. Tra i partenti anche molti ex amministratori del Comune di Adria e aspiranti tali mentre i momenti salienti della corsa venivano scanditi dalla voce argentina di colui che da sempre ha fatto cantare nelle sue corde vocali lo spirito vero di questa kermesse, Daniele Lucchiari, speaker ufficiale della run sin dalla sua nascita.
SERVIZIO D'ORDINE
A garantire il servizio d'ordine le Penne Nere adriesi e i Lagunari dell'Alta, un gruppo di movieri e la stessa Polizia locale coordinata dal comandante Pierantonio Moretto. Tre i percorsi, da 2,5, 5 e 10 km. Il ricavato, la quota di partecipazione era pari a 5 euro, sarà devoluto alla ricerca contro la malattia. Il Parkinson, che colpisce 6,3 milioni di persone nel mondo, dati destinati a raddoppiare entro il 2030 a causa dell'invecchiamento della popolazione, conta in Italia circa 300mila malati. L'età media di insorgenza è di 60 - 65 anni circa, ma può presentarsi anche prima: i casi di Parkinson giovanile, infatti, tra i 20 e i 40 anni, sono circa il 10 per cento.
Una condizione che rende la vita del malato e quella della sua famiglia una corsa piena di difficoltà. Da qui la metafora della manifestazione: «Con la diagnosi, la vita del malato di Parkinson si trasforma in una maratona piena di ostacoli, che può risultare meno gravosa con l'aiuto di altre persone o istituzioni che possano offrire sostegno al parkinsoniano e alla sua famiglia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci