Sul tema delle rette di anziani e delle persone non autosufficienti ricoverati nelle strutture, Cristiano Maria Pavarin e Vanni Destro, del Comitato per l'articolo 32 Sanità e sociale, chiedono ascolto al commissario prefettizio Nicola Izzo. «Se la discrepanza tra accreditamenti alle case di riposo e le impegnative sanitarie rilasciati dalla Regione, ora nel rapporto di 3 a 2, costituisce il punto nodale del problema, non è secondario quello dei regolamenti Isee dei Comuni, perno degli interventi sociosanitari delle amministrazioni, sovente inadeguati per effetto di errate interpretazioni. Il Comune di Rovigo non fa eccezione: per tale ragione, alla luce di due recenti sentenze, una del Tar Veneto contro il Comune di Venezia e un'altra del Consiglio di Stato avversa al Comune di Milano, che vanno nel senso di ciò che da tempo affermiamo, ovvero che non si può chiedere alle persone non autosufficienti o ai loro famigliari di diventare indigenti oltre il parametro Isee per ottenere contributi comunali, abbiamo deciso di rivolgerci al commissario perché intervenga per sanare l'errore della delibera di consiglio comunale 25 del 2016 che dice che in presenza di patrimonio immobiliare con Isee inferiore alla soglia di accesso, il Comune interverrà a integrare la retta solo a esaurimento di dette risorse».
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