È uno scontro di poteri tra Comune e Asm set

Lunedì 22 Gennaio 2018
È uno scontro di poteri tra Comune e Asm set
SOCIETÀ
ROVIGO Asm Set impugna la delibera del consiglio comunale perché si ritiene una società di diritto privato, quando in realtà la sua attività potrebbe essere ricondotta nel diritto degli enti pubblici. Sarebbe questo il motivo per il quale la società di distribuzione di luce e gas di Rovigo avrebbe impugnato davanti al Capo dello Stato, un provvedimento per la razionalizzazione delle spese di funzionamento emesso dall'assemblea cittadina.
LO SCONTRO
«Asm set ha un'idea e io, per quello che mi dicono i dirigenti del Comune, ne ho un'altra - sottolinea il sindaco Massimo Bergamin commentando la vicenda - Asm set ritiene di operare nella sua interezza di diritto privato, di non rientrare quindi nei limiti della legge sugli enti pubblici. Gli uffici non a caso hanno proposto quella delibera, inserendo anche Asm set, che tiene conto di questa legge».
Bergamin ribadisce che «se loro (gli uffici, ndr) rimangono di quella opinione, io non posso sottrarmi dall'indirizzo che quel dirigente mi dice di tenere. Qui non ci sono questioni di politica, ma di legislazione. La giunta ha dato il mandato all'avvocato civico Ferruccio Lembo di seguire la pratica».
La delibera impugnata dalla società presieduta da Cristina Folchini, prevede sostanziosi tagli di spesa a sponsorizzazioni, consulenze esterne, assunzioni e molto altro.
I RISCHI
Il problema è che Asm Set, che come detto, è di proprietà per il 51 per cento di Asm che a sua a sua volta è interamente di proprietà del Comune di Rovigo, è per esempio uno dei principali sponsor della Rugby Rovigo, oltre ad aver sostenuto altre realtà e iniziative in passato (lo stesso Bergamin ne è stato presidente e giusto l'altro giorno ricordava di essere stato lui ad avviare il rapporto con il rugby), così come le consulenze sono sempre state fatte.
È difficile capire se sia a rischioi l sostegno economico nei confronti del rugby e i contributi ad altre realtà, ma a destare preoccupazione nel consiglio d'amministrazione sono soprattutto i tagli alle consulenze.
Alberto Lucchin
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