POSTI A RISCHIO
ROVIGO Tre ore di sciopero, spalmate in diversi turni, per protestare contro i tagli di personale annunciati dalla Draxton. Martedì è prevista la mobiltazione davanti allo stabilimento siderurgico della Draxton. A scatenare la decisione di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm sono stati due improvvisi licenziamenti, notificati senza alcun preavviso. L'ultima volta che i sindacati avevano attuato una mossa del genere era stata poco più di un anno fa, davanti alla sede della Sicc. Draxton, no ai licenziamenti, anzi Si dovrebbe assumere. Questo lo slogan coniato dai tre segretari di categoria, Nicola Panarella di Cisl, Mirco Bolognesi di Uil e Riccardo Bego di Cgil.
PERSONALE IN AGITAZIONE
Martedì sono previste tre fasce orarie per scioperare: il primo turno e i giornalieri dalle 10 alle 11, con concentrazione della manifestazione dei lavoratori davanti alla portineria; secondo turno dalle 21 alle 22, terzo turno dalle 5 alle 6 di mercoledì. I sindacati saranno davanti ai cancelli dell'ex fonderia Infun For di viale Delle Industrie con i lavoratori in occasione dello sciopero del primo turno.
«Sono stati appaltati all'esternio dei servizi, con conseguente apertura della procedura per il licenziamento di lavoratori dipendenti - protestano Fim, Fiom, Uilm - per soppressione del loro posto di lavoro. Il tutto senza che vi sia stato alcun confronto sindacale. Solo una fredda lettera inviata ai lavoratori interessati, per comunicare che dal giorno dopo qualcun altro avrebbe svolto il loro lavoro. Non si può accettare passivamente questo sistema».
AZIENDE IN CRISI
E così dopo un 2017 di passione tra Guerrato, Sicc, Bellelli Engineering, Rhoss del gruppo Irsap di Arquà Polesine, Ctn di Corbola, solo per citare i casi più spinosi di Rovigo e provincia, è ricominciata la battaglia sindacale, che pareva non doversi attuare quest'anno. «D'altro canto sono presenti e transitano da anni all'interno dell'azienda lavoratori somministrati - concludono i sindacati - Senza mai intravvedere la possibilità di stabilizzazione, anche se è evidente il bisogno di manodopera all'interno dell'azienda. Va cambiato questo tipo di atteggiamento, così come vanno cambiate e migliorate le relazioni sindacali».
EX INFUN FOR
Alla Draxton di Rovigo lavorano 180 dipendenti, ai quali vanno aggiunti 40 somministrati. Si tratta di una multinazionale presente in sei Paesi di tre continenti, specializzata nella fusione di ghisa e produzione di tubi e raccordi. L'ex fonderia rodigina, sorta in zona industriale più di mezzo secolo fa, dopo essere stata nelle mani spagnole per 16 anni (dal 2000 fino alla fine del 2016), dall'inizio del 2017 è passata ai messicani del gruppo industriale Saltillo Gissa. Il Gis, con oltre 80 anni di esperienza nel settore, con la produzione di componenti per freni in ferro e alluminio, costruzioni, produzione di piastrelle per pavimenti in ceramica e porcellana, scaldabagni e raccordi, articoli per la casa, in particolare accessori per la tavola, la cucina ed elettrodomestici, è presente in Europa anche in Spagna, Polonia e Repubblica Ceca. Il gruppo conta oltre 8.400 dipendenti e 1,1 miliardi di euro di fatturato.
Marco Scarazzatti
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Tre ore di sciopero, spalmate in diversi turni, per protestare contro i tagli di personale annunciati dalla Draxton. Martedì è prevista la mobiltazione davanti allo stabilimento siderurgico della Draxton. A scatenare la decisione di Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm sono stati due improvvisi licenziamenti, notificati senza alcun preavviso. L'ultima volta che i sindacati avevano attuato una mossa del genere era stata poco più di un anno fa, davanti alla sede della Sicc. Draxton, no ai licenziamenti, anzi Si dovrebbe assumere. Questo lo slogan coniato dai tre segretari di categoria, Nicola Panarella di Cisl, Mirco Bolognesi di Uil e Riccardo Bego di Cgil.
PERSONALE IN AGITAZIONE
Martedì sono previste tre fasce orarie per scioperare: il primo turno e i giornalieri dalle 10 alle 11, con concentrazione della manifestazione dei lavoratori davanti alla portineria; secondo turno dalle 21 alle 22, terzo turno dalle 5 alle 6 di mercoledì. I sindacati saranno davanti ai cancelli dell'ex fonderia Infun For di viale Delle Industrie con i lavoratori in occasione dello sciopero del primo turno.
«Sono stati appaltati all'esternio dei servizi, con conseguente apertura della procedura per il licenziamento di lavoratori dipendenti - protestano Fim, Fiom, Uilm - per soppressione del loro posto di lavoro. Il tutto senza che vi sia stato alcun confronto sindacale. Solo una fredda lettera inviata ai lavoratori interessati, per comunicare che dal giorno dopo qualcun altro avrebbe svolto il loro lavoro. Non si può accettare passivamente questo sistema».
AZIENDE IN CRISI
E così dopo un 2017 di passione tra Guerrato, Sicc, Bellelli Engineering, Rhoss del gruppo Irsap di Arquà Polesine, Ctn di Corbola, solo per citare i casi più spinosi di Rovigo e provincia, è ricominciata la battaglia sindacale, che pareva non doversi attuare quest'anno. «D'altro canto sono presenti e transitano da anni all'interno dell'azienda lavoratori somministrati - concludono i sindacati - Senza mai intravvedere la possibilità di stabilizzazione, anche se è evidente il bisogno di manodopera all'interno dell'azienda. Va cambiato questo tipo di atteggiamento, così come vanno cambiate e migliorate le relazioni sindacali».
EX INFUN FOR
Alla Draxton di Rovigo lavorano 180 dipendenti, ai quali vanno aggiunti 40 somministrati. Si tratta di una multinazionale presente in sei Paesi di tre continenti, specializzata nella fusione di ghisa e produzione di tubi e raccordi. L'ex fonderia rodigina, sorta in zona industriale più di mezzo secolo fa, dopo essere stata nelle mani spagnole per 16 anni (dal 2000 fino alla fine del 2016), dall'inizio del 2017 è passata ai messicani del gruppo industriale Saltillo Gissa. Il Gis, con oltre 80 anni di esperienza nel settore, con la produzione di componenti per freni in ferro e alluminio, costruzioni, produzione di piastrelle per pavimenti in ceramica e porcellana, scaldabagni e raccordi, articoli per la casa, in particolare accessori per la tavola, la cucina ed elettrodomestici, è presente in Europa anche in Spagna, Polonia e Repubblica Ceca. Il gruppo conta oltre 8.400 dipendenti e 1,1 miliardi di euro di fatturato.
Marco Scarazzatti
