CENTROSINISTRA
ROVIGO Dopo 13 anni di litigi, tornano insieme. Detta così,

Sabato 23 Marzo 2019
CENTROSINISTRA ROVIGO Dopo 13 anni di litigi, tornano insieme. Detta così,
CENTROSINISTRA
ROVIGO Dopo 13 anni di litigi, tornano insieme. Detta così, apparentemente sembra sia il lieto fine di una puntata di Carramba che sorpresa, invece i protagonisti sono tutti i partiti del centrosinistra: dopo la positiva esperienza della elezione di Fausto Merchiori nel 2006, hanno deciso di riprovare a stare insieme per le elezioni amministrative del 26 maggio. La prossima settimana sarà ufficializzato il nome con il quale Partito democratico, MdP-Leu, Forum civico e altre eventuali liste di centrosinistra cercheranno di riconquistare Palazzo Nodari.
Edoardo Gaffeo, docente universitario di economia all'università di Trento, è ormai l'ultimo e unico nome rimasto sul taccuino della coalizione, puntando sull'esponente della società civile per raccogliere più voti possibile.
LA SVOLTA
Nella serata di giovedì, una riunione tra le rappresentanze delle diverse correnti interne al Pd e gli esponenti degli altri partiti, ha cominciato a costruire il programma elettorale con cui convincere gli elettori a dargli una nuova chance, dopo le esperienze del centrodestra con Bruno Piva e Massimo Bergamin, entrambi non arrivati alla scadenza naturale del proprio mandato a causa delle dimissioni in massa di oltre la metà del consiglio comunale. Un incontro che i partecipanti hanno descritto come cordiale e intenso, dove tutti si sono resi disponibili in maniera decisa a proporre, dopo anni, uno schieramento unito e non più sfilacciato come è avvenuto nelle ultime due tornate elettorali.
La convergenza su Gaffeo si sta quindi costruendo sulla base di un documento scritto almeno a sei mani, due per ciascun partito, nel quale ognuno cerca di dare il proprio contributo all'alleanza in cambio, ovviamente, del giusto riconoscimento politico. La politica, in fondo, prevede anche il dare e avere, per cui tutti già rivendicano una posizione all'interno dello scacchiere di Palazzo Nodari: chi un assessorato, chi un incarico nelle società partecipate. Tutto questo mentre, scaramanticamente, osservano con terrore gli spettri degli ultimi due sindaci, caduti proprio a causa di queste dinamiche di maggioranza.
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci