ADRIA
La Vespa, icona dell'italia nel mondo, conquista piazza Cavour. Circa 200

Lunedì 24 Settembre 2018
ADRIA
La Vespa, icona dell'italia nel mondo, conquista piazza Cavour. Circa 200 appassionati dell'insetto a motore più scoppiettante del mondo, si sono dati appuntamento ieri, fronte Canalbianco, nello splendido scenario offerto da teatro comunale, per la quarta edizione del Vespa raduno Città di Adria. Più che positivi i commenti dei partecipanti e anche quelli dei pedoni che sono rimasti impressionati dalla colorata e composta marea vespistica che ha ravvivato la città.
L'ORGANIZZAZIONE
A dare il benvenuto ai vespisti arrivati da ogni dove della provincia di Rovigo, ma anche dal Veneziano, dal Padovano, dal Ferrarese e dal Piemonte, è stata l'organizzazione curata nei minimi particolari dal locale Vespa club e dal Motoclub Adria.
Per tutti non solo gadget in prodotti tipici al momento dell'iscrizione, ma anche la foto ricordo della giornata, scattata al momento della partenza con tanto di motostaffette e Apecar con bandiere tricolori a fare da apripista.
È stata, per gli amanti della due ruote, una giornata all'insegna della condivisione di una passione che non sembra conoscere età, confini temporali e geografici. Sono trascorsi 72 anni, correva il 23 aprile del 1946, quando l'ingegnere aeronautico Corradino D'Ascanio brevettò il mezzo di locomozione rimasto nel cuore degli italiani come uno dei prodotti più famosi al mondo.
COMUNE ASSENTE
La manifestazione godeva anche del patrocinio di Pro loco Adria e di palazzo Tassoni. Al momento del via però, ritardato appositamente tanto che ha rischiato di saltare tutta la tabella di marcia, nessun amministratore del Comune era presente all'appuntamento, nonostante la presenza di un referente di giunta fosse stata più volte annunciata. La benedizione ai vespisti è stata impartita da don Fabio Finotello, parroco di San Vigilio e di Valliera, che indossava per l'occasione il casco.
IL GIRO
Bellissima la cornice della piazza addobbata a festa grazie alle due ruote prima che il lungo serpentone multicolore, rumoroso al pari di uno sciame, sfrecciasse per le vie della città, non senza però prima aver salutato Adria e averle dato l'arrivederci all'edizione del prossimo anno, per poi dirigersi a Papozze per una pausa aperitivo, offerta da Ematoma Rancing, e poi a Gavello, all'azienda agricola Galassa, per una conviviale. Non sono mancate, durante le soste del percorso, le consegne di pergamene di riconoscenza alle amministrazioni comunali di Papozze e Crespino che hanno accolto il passaggio dei vespisti nelle loro comunità.
Guido Fraccon
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