ADRIA
«Il Centro servizi anziani, tenendo in debita considerazione le istanza

Mercoledì 16 Gennaio 2019
ADRIA
«Il Centro servizi anziani, tenendo in debita considerazione le istanza dei dipendenti, ha mantenuto inalterate le loro attribuzioni economiche accessorie, secondo quanto previsto nel contratto decentrato, anche nel periodo successivo a maggio 2018, quando secondo le previsioni dello stesso non ne aveva più obbligo». La precisazione arriva dalla presidente Sandra Passadore a pochi giorni dalla forte presa di posizione di Cgil, Cisl e Uil: «Come Csa - spiega - abbiamo continuato ad erogare incentivi previsti nel contratto decentrato, di cui comunque se ne dovrà verificare la legittimità in sede di applicazione. Abbiamo inoltre allargato nel corso dell'anno la quota variabile del fondo del salario accessorio di ulteriori 40mila euro, oltre gli oneri fiscali e previdenziali. Gli importi mensili venutasi a determinare ed erogati quali salario accessorio ai dipendenti oggi però non risultano congruenti con i vincoli legislativi conseguenti al rinvio dell'approvazione del bilancio di previsione per il 2019. Risultano infatti superiori di circa 5mila euro mensili rispetto alla spesa ammissibile».
IL CONFRONTO
Per questo motivo secondo la presidente le organizzazioni sindacali sono state invitate a discutere della situazione per trovare una soluzione soddisfacente per tutti. «Ci si sente comunque di condividere la richiesta dei sindacati - precisa - dal momento che è tempo di definire un nuovo contratto decentrato finalizzato a definire le modalità di distribuzione dell'importo del fondo del salario accessorio che rientra esclusivamente nelle prerogative dell'amministrazione definire. L'importo sarà definito secondo legge nel rispetto dell'equilibrio di bilancio, e senza dover prevedere ulteriori oneri da scaricare sulle rette. Non è nostra intenzione aumentare le rette. A breve inoltre si provvederà a nominare la commissione di parte pubblica per definire il nuovo contratto decentrato e vi è la massima disponibilità ad affrontare le questioni organizzative ma prima del 29 gennaio non è possibile alcun incontro».
G. Fra.
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