LA DESERTIFICAZIONE
PREGANZIOL La marcia della morte dei negozi di vicinato,

Sabato 14 Ottobre 2017
LA DESERTIFICAZIONE
PREGANZIOL La marcia della morte dei negozi di vicinato, strangolati dal proliferare dei grandi centri commerciali, prosegue inesorabile. Negli ultimi otto anni, in Veneto, hanno chiuso quasi 15mila piccoli negozi secondo una recente indagine della Cgia di Mestre. I centri storici si desertificano, nei paesi chiude quello che spesso è l'unico punto di aggregazione. Per fare la spesa quotidiana si è costretti a prendere l'auto e raggiungere l'ipermercato che ha assassinato l'ennesimo pezzo di campagna e di paesaggio.
Ci dobbiamo arrendere a questo? Il Comune di Preganziol è deciso ad opporsi a questa prospettiva e insieme all'Ascom intende mettere a punto un Piano di Marketing Urbano da attuare entro il 2018, per rilanciare le attività commerciali del territorio.
L'INTESA
Ieri nel municipio di Preganziol è stato firmato il protocollo d'intesa tra il sindaco Paolo Galeano, l'assessore alle attività produttive Stefano Mestriner e il presidente provinciale di Confcommercio, Renato Salvadori. «Questo protocollo - afferma Salvadori - segna una grande tappa nel più ampio ragionamento della Grande Treviso che - ponendo il capoluogo in continuità con i centri urbani dell'area limitrofa - crea una grande area gravitazionale dove è ora fondamentale avviare processi che impediscano di fatto lo svuotamento del centro urbano e dei centri storici, valorizzandoli con adeguate politiche. Preganziol ha avuto il merito di partire. Una città senza terziario è una città morta».
Per finanziare l'iniziativa, la giunta di Preganziol ha stanziato 10 mila euro per l'anno in corso e 30 mila per il 2018. L'assessore Mestriner ha ricordato che «la cessazione di alcune attività e l'elevato turnover nella gestione delle attività commerciali di vicinato, specie nelle frazioni, ha influito negli ultimi anni sulla disponibilità di servizi e sulla stessa qualità di vita del cittadini». Mestriner ha ricordato che il numero delle attività commerciali, compreso il comparto alberghiero e della ristorazione, si attesta sulle 450 unità. Lo stesso dato registrato nel 2016.
Per Salvadori «bisogna evitare che i centri storici siano destinati a diventare dei dormitori per effetto dell'espansione dei centri per la grande distribuzione. Il 52% dell'economica trevigiana - ha rilevato il presidente Ascom - si basa sul settore del terziario che è sicura garanzia occupazionale».
STOP AGLI IPER
A proposito dei centri della grande distribuzione sia il sindaco Galeano che l'assessore Mestriner hanno sottolineato la decisione dell'amministrazione di impedire, con una variante ad hoc al Prg, l'apertura dei nuovi ipermercati attirati dalla grande via di comunicazione che è il Terraglio. A Preganziol c'è solo il centro commerciale Lando a ridosso di via Baratta Nuova. Per aiutare i gestori dei piccoli e medi punti vendita, la giunta ha adottato il provvedimento per contenere la pressione fiscale agendo sulel tasse locali, Tasi e Imu. C'è di più. A sostegno del programma dei fidi bancari quest'anno l'amministrazine ha sborsato 3 mila euro a sostegno dei prestiti bancari richiesti del commercianti fono a 60 mila euro. Il contributo è stato riconosciuto alle associazioni di categoria Fidimpresa, Confartigianato e Artigianato Treviso.
Nello Dupré
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