Gianandrea Gaiani

La caccia a Cherif Chekatt, il 29 enne maghrebino Nato

Giovedì 13 Dicembre 2018
Gianandrea Gaiani

La caccia a Cherif Chekatt, il 29 enne maghrebino Nato in Francia responsabile dell'attacco a colpi di pistola al mercatino di Natale di Strasburgo, non aggiunge nulla di nuovo a quello che già sappiamo del terrorismo islamico in Europa. Semmai, quanto accaduto a Strasburgo costituisce l'ennesima conferma che la Francia e gran parte d'Europa non sono riuscite negli ultimi quattro anni di violenta e massiccia esplosione degli attacchi jihadisti, ad arginare i fattori che favoriscono radicalizzazione e terrorismo nelle frange islamiche della popolazione.
La Francia, come gran parte dei Paesi del Nord Europa, paga anche il fallimento delle politiche d'integrazione. Gerard Collomb, il ministro dell'Interno dimessisi nell'ottobre scorso, lamentò anche lo scarso sostegno del governo al suo piano per riprendere il controllo di 30 aeree urbane amministrate di fatto dalla sharia e in cui la polizia e neppure i vigili del fuoco riescono ad entrare. Lo aveva chiamato Riconquista Repubblicana e il nome tradisce la consapevolezza di aver perso il controllo di parti rilevanti del territorio nazionale.
Chekatt è un po' lo stereotipo di questa situazione di impasse che attanaglia l'Europa nella lotta al terrorismo. Era un criminale comune arrestato oltre 20 volte per reati minori per i quali ha scontato pene troppo lievi per costituire un deterrente alla vita criminale.
Come tanti balordi si è radicalizzato in carcere. Un fenomeno noto da anni che pure non ha portato a cambiamenti (...)
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