Gianandrea Gaiani
Il giro di vite sull'immigrazione illegale deciso dal governo

Giovedì 14 Giugno 2018
Gianandrea Gaiani
Il giro di vite sull'immigrazione illegale deciso dal governo italiano potrebbe avere un impatto rilevante sulle future decisioni dell'Unione europea in materia e di certo lo sta già avendo su alcuni partner comunitari. Il fattore scatenante, come dimostrano anche le scomposte reazioni della Francia e della Spagna, è dovuto all'inedito rifiuto di Roma di accogliere altri clandestini, dopo i 750mila giunti dalla Libia dal 2013. L'Italia per la prima volta mostra di voler tentare di chiudere i flussi che l'iniziativa di stretta cooperazione Tripoli varata dal ministro Marco Minniti aveva ridotto di quasi l'80% nell'ultimo anno.
La prospettiva di doversi fare carico del fardello finora sopportato dalla sola Italia sembra quindi aver imposto ai nostri partner europei di trovare soluzioni durature all'emergenza migratoria.
Nonostante le violente accuse all'Italia per la mancata accoglienza dei migranti dell' Aquarius, Parigi da tempo si distingue per il forte contrasto ai flussi illegali. Lo sgombero degli accampamenti abusivi dei sans papier nella capitale e a Calais e il ferreo blocco del confine da Ventimiglia a Bardonecchia rispecchiano quanto Emmanuel Macron aveva preannunciato già in campagna elettorale, cioè una drastica separazione tra chi ha diritto all'asilo e i migranti economici illegali.
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