Chi non dorme in città paghi per garantire servizi ai residenti

Giovedì 10 Novembre 2016
(F.S.) Esordisce con Paroni dea nostra città il progetto cartaveneziano per la gestione del turismo presentato in commissione consiliare dal prof. Fabio Mozzato. L'ipotesi che propone Mozzato è quella di un deterrente valido sopratutto per il turismo pendolare/giornaliero: la tassa turistica. Per i turisti che dormono in una struttura in Venezia e isole questa è già applicata dalle strutture ricettive. Ma per fare pagare detta tassa a tutti quelli che sono in visita giornaliera, si è pensato di considerare l'intero centro storico e isole come zona cartavenezia, ovvero chi non risiede o vive all'interno del comune di Venezia, ovvero non studia o lavora a Venezia e isole, per entrarvi dovrà pagare la tassa. Secondo il mezzo in arrivo, servirà un accordo con i soggetti che la riscuoteranno, affinché venga versata nella casse del Comune, e si introdurrà una cartaveneziano che dovrà essere gratuita e potrebbe essere integrata con l'attuale Tessera Imob. Detta tassa potrà essere di importo variabile in base ai periodi e ai giorni. I proventi dovrebbero essere destinati per coprire i costi del turismo (i rifiuti) e per agevolare la residenzialità, quindi usati dal Comune per ricostruire o ristrutturare alloggi. Una parte servirà per creare una rete di servizi igienici. Altro impiego dovrebbe essere quello del sostegno ed incentivo per l'apertura e la permanenza di negozi di generi necessari ai residenti come alimentari, abbigliamento non di lusso. «Un'altra parte della destinazione potrebbe essere quella relativa all'attivazione di uno sconto-veneziano, per consentire ai possessori della tessera cartaveneziano di pagare un prezzo non turistico, ovvero scontato almeno del 25% in tutti quei negozi, pubblici esercizi, servizi e attività che, a causa del turismo, applicano prezzi ben al di sopra delle altre città» spiega Mozzato. Tra le esenzioni previste quella a tutti i residenti in Veneto per arrivi da lunedì al venerdì.
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