(F.S.) Esordisce con Paroni dea nostra città il progetto cartaveneziano per la gestione del turismo presentato in commissione consiliare dal prof. Fabio Mozzato. L'ipotesi che propone Mozzato è quella di un deterrente valido sopratutto per il turismo pendolare/giornaliero: la tassa turistica. Per i turisti che dormono in una struttura in Venezia e isole questa è già applicata dalle strutture ricettive. Ma per fare pagare detta tassa a tutti quelli che sono in visita giornaliera, si è pensato di considerare l'intero centro storico e isole come zona cartavenezia, ovvero chi non risiede o vive all'interno del comune di Venezia, ovvero non studia o lavora a Venezia e isole, per entrarvi dovrà pagare la tassa. Secondo il mezzo in arrivo, servirà un accordo con i soggetti che la riscuoteranno, affinché venga versata nella casse del Comune, e si introdurrà una cartaveneziano che dovrà essere gratuita e potrebbe essere integrata con l'attuale Tessera Imob. Detta tassa potrà essere di importo variabile in base ai periodi e ai giorni. I proventi dovrebbero essere destinati per coprire i costi del turismo (i rifiuti) e per agevolare la residenzialità, quindi usati dal Comune per ricostruire o ristrutturare alloggi. Una parte servirà per creare una rete di servizi igienici. Altro impiego dovrebbe essere quello del sostegno ed incentivo per l'apertura e la permanenza di negozi di generi necessari ai residenti come alimentari, abbigliamento non di lusso. «Un'altra parte della destinazione potrebbe essere quella relativa all'attivazione di uno sconto-veneziano, per consentire ai possessori della tessera cartaveneziano di pagare un prezzo non turistico, ovvero scontato almeno del 25% in tutti quei negozi, pubblici esercizi, servizi e attività che, a causa del turismo, applicano prezzi ben al di sopra delle altre città» spiega Mozzato. Tra le esenzioni previste quella a tutti i residenti in Veneto per arrivi da lunedì al venerdì.
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