Scuola, un centinaio pronti a chiudere «C'è il rischio di tante cattedre vuote»

Martedì 22 Gennaio 2019
Scuola, un centinaio pronti a chiudere «C'è il rischio di tante cattedre vuote»
A SCUOLA
PORDENONE Pensione a quota cento rischia di mettere in ginocchio anche le scuole della provincia. Come dire che potrebbe scoppiare una emergenza docenti, A dichiararlo la Flc-Cgil a fronte di un telefono rovente e di code allo sportello pensionati per reperire informazioni appena è stato pubblicato il decreto. Indipendentemente da quota 100 il prossimo settembre usciranno dalle scuole pordenonesi 110 persone. Queste sono da aggiungere quelle che decideranno di aderire al decreto per anticipare la pensione. Quanto saranno? Secondo il cigiellino Gianfranco Dall'Agnese un altro centinaio, forse addiruittura qualcosa in più.
ASSUNZIONI
«In questa fase emergenziale, per non lasciare le scuole scoperte all'avvio del prossimo anno scolastico ha dichiarato Mario Bellomo, segretario provinciale della Flc-Cgil è bene fare assunzioni da terza fascia laddove ci sono cattedre scoperte. Il problema già verificatosi quest'anno della carenza di insegnanti, si moltiplicherà per dieci il prossimo anno, per cui in casi come questo di necessità si deve fare fronte, come dice il segretario Francesco Sinopoli, attingendo dai docenti che operano, facendo fare loro un percorso abilitante durante il periodo di insegnamento. Insomma, gli insegnanti ci sono, sono formati sul campo e perché, dunque, non stabilizzarli? «Al momento è stata avviata una trattativa con il governo - ha puntualizzato Bellomo -. Chi volesse andare in pensione ha spiegato Dall'Agnese dovrà fare con urgenza, la domanda si ipotizza che debba essere fatta entro il 28 febbraio, perciò è bene recarsi allo sportello, noi faremo quanto prima i calcoli e avremo il numero esatto e la situaizone potrà essere definita in maniera più chiara.
LE OPZIONI
Ma con quali caratteristiche si potrà uscire dalla scuola? Conviene o meno? Sono scelte individuali ha spiegato Dall'Agnese, noi restiamo a disposizione per verificare caso per caso. Con quota cento chi raggiunge 38 anni di lavoro e 62 di età potrà andare in pensione. In questo caso sono cumulabili i servizi prestati nel pubblico e nel privato, l'opzione donna è valevole per chi è nato entro il 31/12/'59 e ha 35 anni di sevizio, ma sarà penalizzato del 30%, il mancato innalzamento della speranza di vita farà andare in pensione una cinquantina di lavoratori della scuola in più, l'ape social resta invariata, chi svolge lavori usuranti può uscire con 30 anni di servizio e 63 d'età, chi svolge quelli gravosi (come chi opera nelle scuole dell'infanzia e negli asili) con 36 anni di servizio e 63 d'età. Con l'opzione donna, pare che andranno molti in pensione, in particolare docenti delle superiori di cui la scuola ha fame. Ci sarà una fuga dalla scuola hanno spiegato Bellomo e Dall'Agnese ed è per questo che è necessario risolvere il problema del personale con urgenza. Lo sportello per avere informazioni e fare i calcoli sulle pensioni della Flc-Cgil è aperto lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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