Regione, più italiani nelle case Ater Il Pd: non sarà così

Domenica 23 Settembre 2018
LA RIFORMA
PORDENONE La Giunta regionale guidata da Massimiliano Fedriga pensa a privilegiare gli italiani nell'accesso alle case popolari, aumentando gli anni richiesti di residenza in Friuli Venezia Giulia da due a cinque. Ma il risultato, dati alla mano, non sarebbe quello auspicato. Anzi: le nuove regole ridurrebbero di poco le domande ammissibili presentate da stranieri, e finirebbero per di più per tagliare fuori anche alcuni italiani.
IL PARADOSSO
A fare quattro conti è il consigliere comunale e regionale Nicola Conficoni (Pd), che ha simulato l'effetto della modifica proposta dalla Giunta Fedriga sulle graduatorie dei bandi pubblicati nel 2017 da Ater Pordenone. Se con le norme attuali le domande accolte sono state 567, delle quali 318 provenienti da italiani (il 56,1 per cento), 223 da persone di origine extraeuropea (39,3 per cento) e 26 da cittadini Ue (4,6 per cento), il taglio andrebbe a colpire nel 55,8 per cento dei casi stranieri extraeuropei ma anche, per il 34,6 per cento, italiani. A conti fatti, le domande extraUe passerebbero da 223 a 194 (ossia dal 39,3 per cento al 37,7) e quelle di cittadini provenienti dall'Unione europea da 26 a 21 (dal 4,6 al 4,1 per cento), mentre quelle italiane aumenterebbero in percentuale (dal 56,1 al 58,3 per cento), ma diminuirebbero in valore assoluto da 318 a 300. Una novità, dunque, più d'immagine che di sostanza.
LE PROPORZIONI
Secondo il consigliere del Pd: «Non solo, dunque - calcola -, la proporzione tra cittadini italiani e stranieri sarebbe rimasta sostanzialmente invariata, ma anche 18 nostri connazionali si sarebbero visti rigettare l'istanza, richiamando alla mente il marito che, per fare un dispetto alla moglie, si taglia gli attributi. Cavalcare la guerra tra poveri gettando fumo negli occhi alle persone in difficoltà non è certo il modo giusto di favorire la coesione sociale. Se vuole davvero dare risposte concrete alle esigenze abitative dei più deboli - conclude Conficoni - la Giunta Fedriga non deve adottare misure propagandistiche, ma dare continuità agli investimenti nell'edilizia pubblica già incrementati durante il precedente mandato».
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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