Pontebbana, tutti in coda nasce il comitato contri i tir

Giovedì 21 Giugno 2018
SMOG E INCIDENTI
PORDENONE Pontebbana, un'altra giornata di passione. Anche ieri, a causa del quarto grave incidente in pochi giorni che ha interessato l'Autostrada A4, si sono formate lunghe code soprattutto a Casarsa, dove i tir in colonna hanno raggiunto i due chilometri in entrambe le direzioni. I residenti hanno vissuto la solita giornata di passione, ma sul fronte della petizione annunciata qualche giorno fa su queste pagine ci potrebbero essere delle novità. L'ex consigliere comunale casarsese Michele Ciol, infatti, si è reso disponibile a farsi portavoce delle istanze di chi vive a ridosso della statale 13.
L'INCONTRO
All'orizzonte ci sarebbe anche un incontro pubblico, in modo tale da poter raccogliere tutte le testimonianze dei residenti e trasformarle in seguito in un documento scritto da sottoporre alle autorità regionali. Negli ultimi giorni ci sono stati interventi dei sindaci Clarotto di Casarsa e Papais di Zoppola sul problema della Pontebbana - ha spiegato Ciol -. Sicurezza, inquinamento, grande mole di traffico. A questi c'è stato un seguito del consigliere regionale Tiziano Centis che intende promuovere un tavolo locale per ascoltare, raccogliere e portare all'attenzione del presidente della Regione le ragioni del territorio in merito a questa problematica. Condivido la proposta, è la medesima che da tempo propongo e che ho avanzato in più occasioni alla sindaco Clarotto. L'unione fa la forza, si dice, e più amministrazioni unite possono portare le proprie ragioni, con forza quindi, di fronte al nuovo governo regionale. E ancora: La differenza però la fanno le proposte per risolvere in modo strutturale una problema che si trascina da anni. Un primo ordine di proposte è la costruzione di nuove infrastrutture viarie: terza corsia sull'A4, circonvallazione di San Vito al Tagliamento, by-pass dei paesi. Si tratta di proposte che non incidono sulla radice del problema, ossia non intervengono sul volume e sulla modalità del traffico, risolvendo in minima parte le questioni della sicurezza e anzi aggravando le problematiche ambientali. Un secondo ordine di proposte riguarda la riduzione del traffico e lo spostamento strutturale su altra modalità di trasporto. Al nuovo governo regionale, e per suo tramite a quello nazionale, vanno chiesti impegni concreti con un cronoprogramma coerente e misurabile. I cittadini che hanno a cuore le ragioni della propria salute facciano le dovute pressioni sulle amministrazioni affinché si possano ottenere i risultati auspicati.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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