Marijuana per sopportare morbo di Crohn Pena mitigata

Mercoledì 24 Gennaio 2018
Marijuana per sopportare morbo di Crohn Pena mitigata
IL CASO
PORDENONE Una soffiata da parte di una fonte rimasta anonima portò i carabinieri nell'abitazione di un 26enne di Concordia Sagittaria. Era la metà dello scorso settembre. Furono sequestrate due piantine di cannabis e 225 grammi di marijuana essiccata e sminuzzata. Il fatto che in casa ci fossero una bilancia di precisione e dei sacchetti di plastica, come quelli che si usano per i cibi da conservare in congelatore, fece pensare che il ragazzo fosse coinvolto in un traffico di stupefacenti. In realtà ha dimostrato che la marijuana era soltanto per lui e che gli serviva come medicinale. «Ho il morbo di Crohn, una malattia infiammatoria cronica dell'intestino - ha spiegato il giovane - La cannabis la uso per scopi terapeutici, per lenire i dolori».
Il morbo di Crohn non figura nella lista della malattie per le quali si utilizzano i cannabinoidi. Ma in questo caso il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Pordenone, Eugenio Pergola, ne ha tenuto conto. «Dalle indagini - spiega l'avvocato Federico Battesta - non era emersa alcuna evidenza che il ragazzo spacciasse stupefacente. Non lo divideva nemmeno con gli amici». A settembre fu arrestato e posto, su disposizione del pm, ai domiciliari. In seguito all'udienza di convalida dell'arresto fu sottoposto a una misura cautelare più blanda: l'obbligo di firma.
Ieri ha ottenuto il riconoscimento del comma quarto, che diversifica il trattamento sanzionatorio per droghe leggere e pesanti. Il giudice ha inoltre tenuto in considerazione il fatto che la droga la fumasse per scopi terapeutici. Questo gli ha permesso di patteggiare contenendo la pena a 11 mesi e 2.400 euro di multa.
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