LA POLEMICA
PORDENONE Progetto A scuola per conoscersi, monta la polemica fuori

Venerdì 22 Febbraio 2019
LA POLEMICA
PORDENONE Progetto A scuola per conoscersi, monta la polemica fuori dalle aule della Lozer di Torre, dove il ciclo di insegnamenti sul bullismo omofobico prenderà il via a breve. Ieri sul tema è intervenuto il sindaco Alessandro Ciriani, da sempre scettico sull'opportunità di inserire nei piani formativi delle scuole cittadini i corsi in collaborazione con Arcigay.
LA REAZIONE
Il primo cittadino di Pordenone commenta prima di tutto la presa di posizione di alcuni genitori che si ritrovano nel comitato scolastico. Hanno paventato la possibilità di lasciare i loro figli a casa durante le ore dedicate al progetto criticato. «Voglio prima di tutto vedere con i miei occhi le carte relative al piano di insegnamento di cui si sta parlando - ha messo le mani avanti Ciriani - e fare un'analisi puntuale del contenuto. Se dovessi ravvisare la presenza delle cosiddette teorie Gender, allora mi arrabbierei». La posizione di Ciriani, a partire dalla campagna elettorale che lo ha condotto alla vittoria delle Amministrative, è sempre stata chiara su questo punto: la scuola, secondo il primo cittadino, non deve ospitare corsi come quello in programma alla Lozer. Poi però ci sono i piani formativi e l'autonomia scolastica. «La scuola - ha ribadito ancora una volta Ciriani - non ha bisogno di questo genere di lezioni, ma di ben altri princìpi». Poi il sindaco sferra l'attacco principale, che è un attestato di vicinanza nei confronti delle famiglie che hanno manifestato l'intenzione di tenere i propri figli lontano da scuola quando prenderà il via il progetto: «Se dovesse esserci la teoria Gender tra i banchi - ha chiarito Ciriani - allora mamme e papà farebbero bene a non mandare gli studenti in classe in quelle ore. Non si deve superare il limite, perché si rischia l'oltraggio all'intelligenza umana».
LA DIFESA
Marco Salvador (Pordenone 1291), commenta invece così: «È davvero surreale la polemica sugli incontri di Arcigay. Prima di tutto è necessario ribadire che non esiste alcuna ideologia o teoria gender; è messa in campo da alcune sedicenti organizzazioni, supportate da alcune forze politiche, con lo scopo di riportare indietro le lancette dell'orologio dei diritti civili. Inoltre è fondamentale spiegare che gli incontri hanno la finalità di insegnare a rapportarsi con le diversità con atteggiamenti che rispettino le sensibilità degli individui e contrastino l'omofobia. I corsi saranno tenuti da professionisti e psicologi basandosi su studi e dati scientifici. Quindi solidarietà all'istituto.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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