LA POLEMICA
PORDENONE Di fronte al nuovo stop ai finanziamenti del Bando delle

Sabato 22 Settembre 2018
LA POLEMICA
PORDENONE Di fronte al nuovo stop ai finanziamenti del Bando delle periferie, se il sindaco Alessandro Ciriani sospende il giudizio contando sugli impegni presi dal premier, il Pd chiama in causa i due partiti.
È di giovedì la notizia della rottura fra Anci e Governo, l'Associazione che rappresenta i Comuni ha infatti lasciato la Conferenza unificata e interrotto le relazioni con l'esecutivo, dopo la cancellazione del punto 4 all'ordine del giorno che prevedeva appunto l'esame del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che dovrebbe sanare l'eventuale incostituzionalità di una parte dei fondi.
«Solo una settimana fa - ricorda Nicola Conficoni (Pd), che sulla questione nei giorni scorsi ha presentato un ordine del giorno accolto dal sindaco e dunque approvato all'unanimità -, il premier Giuseppe Conte aveva assicurato che i progetti esecutivi di riqualificazione delle periferie urbane, finanziati dal Pd e congelati da Lega e M5S, sarebbero stati tempestivamente sbloccati. Ora, però, l'intesa per il ripristino dei fondi stanziati per promuovere coesione sociale e sicurezza è stata stralciata dall'ordine del giorno della Conferenza unificata, provocando una dura reazione di Anci, che ha interrotto le relazioni con il Governo».
«L'ennesima presa in giro mina ulteriormente la credibilità della maggioranza pentastellata - commenta il capogruppo del Pd - e rappresenta un pessimo segnale per Pordenone, che rischia di perdere 18 milioni di euro. Se Lega e M5S hanno veramente a cuore l'interesse della città, la smettano di suscitare false aspettative, passino dalle parole ai fatti e rendano queste preziose risorse nuovamente disponibili in tempi brevi».
L.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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